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Germania, Polonia e Stati baltici accelerano sulla transizione energetica puntando con decisione sull’energia eolica onshore. Politiche favorevoli, nuovi investimenti e potenziamento delle reti stanno trasformando la crisi energetica in un’opportunità di crescita e indipendenza.

Il nuovo rapporto IEA fa il punto sull’innovazione energetica: opportunità concrete, ma anche segnali di rallentamento negli investimenti e rischi per il futuro.

Con la campagna “Wind Works for Europe”, WindEurope racconta la crescita della filiera eolica europea e il suo contributo al Clean Industrial Deal della Commissione UE.

Nel 2024, gli investimenti globali nella transizione energetica a basse emissioni di carbonio hanno raggiunto il record di 2,1 trilioni di dollari, con trasporti elettrificati, energie rinnovabili e infrastrutture di rete tra i principali settori trainanti. Tuttavia, il tasso di crescita è rallentato rispetto agli anni precedenti, evidenziando la necessità di maggiori investimenti per raggiungere gli obiettivi climatici globali.

L'espansione delle reti elettriche globali è rallentata da colli di bottiglia nella supply chain, aumento dei costi e tempi di approvvigionamento sempre più lunghi. Il rapporto dell'IEA evidenzia strategie per superare queste sfide e garantire una rete efficiente e resiliente.

Lo studio pubblicato su Nature Energy analizza strategie di decarbonizzazione per edifici e trasporti, evidenziando il ruolo chiave dell’elettrificazione e dell’efficienza energetica.

L’analisi dell’OCSE mostra che i produttori di turbine eoliche con sede in Cina hanno beneficiato di sussidi statali superiori rispetto ai loro concorrenti europei. Questi incentivi includono agevolazioni fiscali, sovvenzioni dirette e finanziamenti a tassi agevolati concessi dalle banche statali cinesi.

Nel 2024, la domanda globale di gas è aumentata del 2,8%, pari a 115 miliardi di metri cubi, trainata dalla rapida espansione dei mercati asiatici. Questo tasso di crescita supera la media del 2% registrata tra il 2010 e il 2020.

Secondo un recente rapporto dell’IEA, l’energia nucleare è destinata a raggiungere livelli record entro il 2025, offrendo un contributo significativo alla sicurezza energetica globale in un contesto di crescente domanda di elettricità.

Solo 13 GW di nuova capacità sono stati installati, ben al di sotto dei 30 GW annui necessari.

Questo trend è attribuibile all’aumento delle energie rinnovabili che, progressivamente, soddisferanno una porzione sempre più significativa della domanda energetica mondiale. Tuttavia, i mercati del carbone continuano a essere influenzati da variabili regionali, politiche ed economiche.

Un recente rapporto dell’Associazione europea delle pompe di calore (EHPA) evidenzia come la quasi totalità dei Paesi europei offra incentivi finanziari per sostenere le aziende che scelgono di investire in pompe di calore di grande scala