Innovazione energetica globale tra crescita e sfide emergenti: l’ultimo rapporto IEA
Il nuovo rapporto IEA fa il punto sull’innovazione energetica: opportunità concrete, ma anche segnali di rallentamento negli investimenti e rischi per il futuro.

Fonte dell'immagine: IEA
L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha pubblicato un nuovo studio che traccia un quadro dettagliato dell’innovazione nel settore energetico su scala globale; la varietà di tecnologie in fase di sviluppo è ampia come mai prima, segno di un dinamismo diffuso e promettente.
Tuttavia, l’analisi segnala un rallentamento nei finanziamenti, con priorità nazionali che stanno cambiando.
Un’innovazione in piena evoluzione, ma con segnali contrastanti
La spesa globale in ricerca e sviluppo nel settore energetico ha registrato una crescita media del 6% annuo negli ultimi anni, a testimonianza dell'interesse crescente verso soluzioni innovative capaci di sostenere la transizione energetica. Tuttavia, nel 2024 alcune economie avanzate iniziano a mostrare un calo del ritmo di crescita degli investimenti, complice, secondo l'IEA una combinazione di fattori:
- Rialzo dei tassi d'interesse;
- Ridefinizione delle priorità nazionali;
- Aumento dei costi legati alla gestione dell'energia.
Questa tendenza rischia di compromettere il consolidamento di nuove tecnologie, soprattutto nelle fasi più delicate del loro sviluppo.
Attualmente, settori come l'automotive, l'elettrificazione e le energie rinnovabili si confermano come traino degli investimenti, grazie anche a politiche di incentivazione e alla crescente domanda di soluzioni a basse emissioni. Al contrario, comparti strategici ma difficili da decarbonizzare - come la produzione di cemento e acciaio, o il trasporto marittimo e aereo - faticano ad attrarre risorse, rimanendo indietro sia del punto di vista dell'innovazione tecnologica che della scalabilità industriale.
Prospettive globali e strategie per colmare il divario
Il capitale di rischio ha sostenuto numerose start-up energetiche, con un picco di investimenti tra il 2015 e il 2022. Tuttavia, nel biennio successivo si è registrata una netta inversione di tendenza, complice un contesto finanziario meno favorevole.
L’intelligenza artificiale è stato l’unico settore a mantenere un trend positivo, attirando risorse che, in parte, si sono allontanate dall’ambito energetico. Intanto, a livello globale, l’innovazione si fa sempre più distribuita: la Cina è ora il primo paese per un numero di brevetti energetici, l’Europa punta su grandi progetti ingegneristici e gli USA mantengono un portafoglio variegato.
Nonostante ciò, persistono lacune strutturali. I finanziamenti pubblici in R&S energetica nei Paesi IEA sono oggi inferiori alla metà rispetto ai livelli degli anni ’80. Per superare questa fase critica, il rapporto raccomanda azioni mirate: aumentare la spesa pubblica, sostenere i cicli di sviluppo delle tecnologie emergenti e favorire la cooperazione internazionale. L’innovazione, infatti, sarà determinante per affrontare le sfide energetiche e climatiche dei prossimi decenni.
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