Speciale 62
Progetto Fuoco 2014 <br /> Le ultime novità nel settore delle biomasse
Articolo

Progetto Fuoco 2014, la fiera delle biomasse chiude con numeri record

Progetto Fuoco 2014 si è concluso a Verona pochi giorni fa e ha riscontrato un grande successo di pubblico, con più di 75.000 visitatori professionali nei 5 giorni di fiera, e di espositori, che hanno occupato un'area di 85.000 mq con 653 stand. Il successo della manifestazione dipende anche dal suo carattere internazionale: circa un quarto degli espositori provenivano infatti da 36 paesi diversi, tra cui Austria, Cina, Germania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Turchia.

Il mercato delle biomasse rivela quindi un fermento e dei numeri in continua crescita, in particolare grazie all'avvento del pellet e delle ultime tecnologie, che consentono di trasformare stufe e camini in vere e proprie centrali termiche, che di fatto possono essere complementari o alternative alle tradizionali caldaie a gas. Senza dimenticare, ovviamente, gli incentivi del Conto Termico e le Detrazioni 65%, che ne hanno aiutato in modo decisivo la diffusione.

Ma sarebbe decisamente riduttivo confinare questi prodotti ad un semplice fatto di risparmio energetico: stufe e camini riportano il riscaldamento al centro dell'ambiente domestico, diventando spesso elementi estetici con un design ricercato - antico e barocco o moderno ed essenziale, ce n'è per tutti i gusti - che grazie alle tecnologie sempre più avanzate si trasformano in elementi d'arredo che scaldano a basso costo, mantenendo il fascino ancestrale della fiamma viva.

Camminando tra i padiglioni di Progetto Fuoco 2014 si assisteva quindi ad un'esplosione di forme e colori, in alcuni casi davvero intriganti e ricercate, dalle re-interpretazioni in chiave moderna delle classiche stufe in maiolica, alle forme moderne e minimali dei modelli più avanzati, l'offerta esposta a Progetto Fuoco 2014 copriva davvero qualsiasi gusto, adattandosi a tutti i tipi di interior design, a tutte le tipologie abitative e a tutte le tasche.

Una delle novità più interessanti, dal punto di vista tecnologico, riguarda senz'altro i controlli elettronici (anche a distanza) di stufe e camini a pellet, sempre più vicini ad una vera integrazione con quell'idea "domotica" di casa legata al concetto di risparmio energetico: scaldo, e quindi consumo, solo quando è necessario. Alcune stufe viste a Progetto Fuoco 2014 presentano infatti dei veri e propri sistemi complessi di ottimizzazione e controllo dei consumi, che consentono di abbattere i consumi e di gestire in piena autonomia temperature e potenza del calore emanato.

Oltre a questo, un altro importante balzello sul punto di essere superato, riguarda la rumorosità delle stufe a pellet, che ormai, per alcuni esemplari visti a Progetto Fuoco 2014, è ridotta a zero, e la fiamma del pellet, che vuole essere sempre più "naturale" e simile a quella classica della legna.

Una menzione particolare, tra i prodotti di Progetto Fuoco 2014, meritano anche le caldaie a pellet, che ormai, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista dei consumi, fanno concorrenza alle tecnologie più classiche a gas, ma anche a quelle più moderne a pompa di calore. Le caldaie a pellet più moderne sono infatti più compatte, con la possibilità di gestire riscaldamento ad alta o bassa temperatura e ACS, anche in integrazione ad un impianto solare termico.

Un altro primato dell'industria italiana e di Progetto Fuoco 2014 riguarda la produzione del pellet: la manifestazione veronese è diventata ormai a tutti gli effetti la "borsa del pellet", dove viene determinato il prezzo di mercato e dove si espongono le macchine per la lavorazione di questo prodotto, considerate le migliori al mondo e le più esportate.

Questi temi sono strettamente connessi alle politiche forestali, nonostante negli ultimi 60 anni la superficie boschiva in italia sia più che raddoppiata, il rapporto tra produzione di pellet e consumo nazionale risulta ancora fortemente sbilanciato: 300.000 tonnellate prodotte contro 3 milioni di tonnellate consumate. Gli esperti di Progetto Fuoco 2014 hanno quindi auspicato una gestione migliore di quello che ormai rappresenta un vero e proprio patrimonio, anche dal punto di vista economico, con interventi e incentivi che aiutino a a far crescere una filiera per la quale siamo già leader mondiali dal punto di vista tecnologico, ma ancora molto arretrati dal punto di vista della quota di produzione.

L'appuntamento con Progetto Fuoco è quindi per l'anno prossimo.


Progetto Fuoco 2014 - Scarica lo Speciale 62 in formato PDF