La diffusione delle pompe di calore consentirà di risparmiare fino al 20% sulle bollette energetiche. I dati EHPA
Ulteriori 60 milioni di pompe di calore di calore installate entro il 2030 ridurranno la domanda di gas del 40%
L’European Heat Pump Association ha presentato un nuovo rapporto, il quale prevede che una diffusione rapida delle pompe di calore permetterà di ridurre del 20% le bollette del riscaldamento e contribuirà alla diminuzione della domanda di gas fino al 40% entro il 2030.
Pompe di calore: risparmio di 60 miliardi di euro e -20% sulle bollette energetiche
Se verrà raggiunto l’obiettivo di ulteriori 60 milioni di pompe di calore installate entro il 2030, la domanda di gas domestico diminuirà del 40%. Un risultato sorprendente, non così difficile da raggiungere secondo l’EHPA.
Un’implementazione così importante delle pompe di calore diminuirebbe inoltre di 60 miliardi di euro le importazioni, con una conseguente riduzione delle bollette energetiche del 20%.
Attualmente, nonostante una diffusione sempre più imponente delle pompe di calore, nell’UE viene installata una nuova caldaia alimentata a combustibile fossile ogni 8 secondi, rendendo i Paesi europei estremamente dipendenti dal gas.
A questo proposito, la Commissione europea ha proposto un divieto definitivo della vendita di nuove pompe di calore a combustibile fossile a partire da settembre 2029. La proposta verrà discussa oggi dai vertici europei.
Rilevanti sono le parole del Responsabile degli affari dell’UE presso l’Associazione europea delle pompe di calore: “L’importanza di passare rapidamente alle pompe di calore non è mai stata così chiara. Dai nostri polmoni ai nostri portafogli, dal nostro clima alla nostra indipendenza energetica, accelerare l’abbandono delle caldaie a combustibili fossili porterà una serie di incredibili vantaggi. Esortiamo l’UE a porre fine all’era delle caldaie a combustibili fossili”.
Pompe di calore: gli obiettivi di REPowerEU Secondo paragrafo
Secondo l’analisi di EHPA, una maggiore diffusione delle pompe di calore è in linea anche con gli obiettivi di REPowerEU, i quali prevedono:
- Una crescita del 2,5% del PIL annuo
- La creazione di 3 milioni di posti di lavoro aggiuntivi
- La riduzione delle emissioni di CO2 dannose degli edifici residenziali dell’UE del 46% rispetto al 2022
- La riduzione del 40% di sostanze nocive provenienti dal riscaldamento domestico entro il 2030 rispetto al 2022. Le pompe di calore avranno un ruolo di primo piano nel raggiungimento di questo obiettivo, perché non producono emissioni che inquinano l’aria a differenza della combustione di combustibili fossili e biomasse.
L’amministratore delegato di Cambridge Econometrics a tal proposito ha dichiarato “Il nostro nuovo rapporto suggerisce che, in particolare se i prezzi elevati dei combustibili fossili persisteranno nei prossimi anni, una rapida transizione dalle caldaie a gas alle pompe di calore nel prossimo decennio non solo contribuirebbe a ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili entro il 2030, ma genererebbe anche ulteriore occupazione e ridurre la spesa energetica delle famiglie.”