Focus Dal mondo

01.12.2022

Pompe di calore: vendite record nel 2021, +35% in UE. Entro il 2030 riduzione di 500 milioni di tonnellate di CO2

Lo rivela il rapporto IEA “The Future of Heat Pumps”: le pompe di calore potrebbero essere il mezzo principale per decarbonizzare

La crisi energetica globale sta determinando un aumento considerevole delle vendite pompe di calore, portando sicurezza energetica e benefici climatici.

Lo afferma il rapporto IEA, il quale mostra una tendenza futura positiva per le pompe di calore. Tendenza che deve essere sostenuta dai governi nazionali, per tagliare i costi iniziali.

 

Pompe di calore: UE al primo posto per le vendite

Le vendite globali di pompe di calore sono aumentate del 15% nel 2021, il doppio della media dell’ultimo decennio. In cima alla classifica delle vendite l’Unione Europea, dove sono aumentate del 35%.

In questo senso, l’IEA prevede che alla fine del 2022 le vendite dovrebbero raggiungere livelli record, con ottime prospettive future. Entro il 2030, infatti, potrebbero salire a 7 milioni riducendo la domanda di gas naturale di quasi 7 miliardi di metri cubi.

Questo scenario, secondo l’IEA, è auspicabile e porta a considerare le pompe di calore quale mezzo principale per decarbonizzare il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua in tutto il mondo, in quanto hanno il potenziale di ridurre le emissioni globali di anidride carbonica di almeno 500 milioni di tonnellate entro il 2030.

In generale, quindi, le vendite sono destinate a raggiungere nuovi record nel breve periodo, ma, come afferma IEA nel rapporto, è necessaria un’azione politica per ridimensionare i costi iniziali delle pompe di calore.

 

Pompe di calore: tra politica e ambiente

Le pompe di calore, oltre al beneficio ambientale che apportano, permettono anche di risparmiare nel lungo periodo, perché in generale costano meno rispetto alle caldaie e ai combustibili fossili. Tuttavia, i costi iniziali restano ancora alti e l’IEA ribadisce l’importanza del sostegno politico dei governi, per aiutare i consumatori a superare questi costi iniziali delle pompe di calore rispetto alle alternative.

Fatih Birol, Direttore esecuto dell’IEA afferma: "Le pompe di calore sono una parte indispensabile di qualsiasi piano per ridurre le emissioni e l'uso di gas naturale e una priorità urgente nell'Unione europea oggi […] La tecnologia è provata e testata, anche nei climi più freddi. I responsabili politici dovrebbero mettere il loro peso dietro questa tecnologia che sta assistendo a uno slancio senza precedenti in questo momento.

Le pompe di calore saranno, pertanto, le vere protagoniste del riscaldamento casalingo sia di questo inverno che del prossimo, e sono fondamentali un intervento e un sostegno puntuali e precisi per implementarne l’acquisto e l’uso in modo sempre più diffuso a livello mondiale.

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