Assoclima conferma il trend positivo per il settore della climatizzazione: il podio spetta alle pompe di calore idroniche
Dalle rilevazioni di Assoclima relative al periodo gennaio-giugno 2022 si notano incrementi significativi sui vari comparti della climatizzazione, in particolar modo per le pompe di calore idroniche che raggiungono percentuali a tre cifre

Assoclima, l’associazione italiana che rappresenta le aziende costruttrici di impianti per la climatizzazione di edifici e di processi industriali, pubblica i dati relativi alla rilevazione condotta tra gennaio e giugno 2022, rivelando statistiche molto rassicuranti.
L'associazione conferma che al primo posto tra le categorie economicamente più remunerative in commercio si trovano le apparecchiature idroniche condensate ad acqua e i climatizzatori monosplit, registrando un incremento di valore e di volume rispettivamente pari a +21,8% e +23,1%.
Anche gli impianti a flusso refrigerante variabile e i miniVRF registrano un aumento positivo sia a valore (+15,6%) che a volume (+ 14,7%), mentre hanno subito un lieve calo in termini di volumi (-2,7%) i sistemi multisplit, che riescono comunque ad aumentare il proprio valore del 7,6%, quasi come per i condizionatori trasferibili (+7,9%).
Anche per quanto riguarda il settore della ventilazione meccanica controllata, Assoclima rileva valori positivi riconducibili a un +15% a volume e un +28,1% a valore, analogamente a quanto accade per i condizionatori monoblocco che, al termine del semestre preso in considerazione, hanno goduto di un aumento in entrambi i parametri di riferimento, con +23,6% a volume e +24,7% a valore.
Dal report sono emerse crescite notevoli anche per le apparecchiature idroniche condensate ad aria, per le quali, sia in ambito di raffrescamento che di riscaldamento, emergono aumenti del 102% a volume e del 96% a valore, dati superati solo dai modelli di pompe di calore idroniche con potenze inferiori a 17 kW, che si attestano attorno al +114,4% e al +143,3% dei parametri considerati.
Conseguentemente al trend positivo che ha caratterizzato le macchine idroniche, anche il settore delle unità terminali, specialmente i ventilconvettori standard con e senza mantello, le cassette e l’hi-wall, registra un incremento del 26,6% a volume e del 42,9% a valore.
Infine, Assoclima riporta i valori che, rispetto allo stesso periodo del 2021, hanno subito una diminuzione sia di volume che di valore, partendo dalle centrali di trattamento aria che vedono una riduzione rispettivamente dell’8,8% e del 1,7%.
Seguono poi i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua (-34,9% a volume e -24,3% a valore) e i condizionatori packaged e rooftop, per i quali si è registrata una variazione negativa pari al 4,2% per il volume e un lieve aumento del 5,1% relativamente al valore.
Stando ai valori registrati e riportati da Assoclima, l’ingegnere dell’Ufficio Studi di Anima Confindustria Marcello Chiriacò ha espresso la sua opinione riguardo al futuro economico del settore della climatizzazione, commentando: “La rilevazione denota un generale aumento dei prezzi che, in alcuni casi, giustifica un aumento del valore nonostante una leggera diminuzione dei volumi. Si tratta, evidentemente, di un fenomeno dovuto all'aumento dei costi di produzione, delle materie prime e dei trasporti che potrebbe verificarsi in modo ancora più netto nei prossimi periodi.”