Focus Dal mondo

07.10.2025

Fotovoltaico sui canali d’acqua: i risultati del progetto californiano e le questioni aperte

Il progetto californiano di fotovoltaico sui canali mira a ridurre evaporazione e produrre energia pulita, ma i primi risultati evidenziano anche criticità tecniche ed economiche. 

Installare moduli fotovoltaici sopra i canali d’irrigazione: un’idea che promette di produrre energia pulita riducendo al tempo stesso l’evaporazione dell’acqua. È l’obiettivo del progetto avviato in California, che punta a combinare due esigenze cruciali — transizione energetica e gestione efficiente delle risorse idriche — in un’unica infrastruttura. Ma i primi risultati mostrano che, accanto ai potenziali vantaggi, emergono anche limiti tecnici ed economici che mettono in discussione la reale sostenibilità del modello su larga scala.

 

L’esperimento californiano e i vantaggi attesi

Il progetto prevede l’installazione di pannelli solari lungo 8 km di canali nella Central Valley, un’area caratterizzata da forte irraggiamento solare e da crescente scarsità d’acqua. L’obiettivo è ridurre l’evaporazione grazie all’ombreggiamento dei canali e migliorare l’efficienza dei moduli grazie al raffreddamento naturale fornito dall’acqua. Secondo le stime iniziali, l’integrazione del fotovoltaico sulle infrastrutture idriche potrebbe permettere di risparmiare fino a 63 miliardi di litri d’acqua all’anno e generare energia per alimentare migliaia di abitazioni, evitando la sottrazione di suolo agricolo.

 

Le criticità tecniche ed economiche

Tuttavia, i vantaggi attesi devono essere valutati alla luce delle difficoltà operative. La costruzione di strutture resistenti alla corrosione, l’accesso per la manutenzione dei canali e la complessità logistica aumentano significativamente i costi rispetto a un impianto fotovoltaico tradizionale a terra. Inoltre, i canali non sempre offrono orientamento e inclinazione ideali per massimizzare la resa energetica. Anche la gestione della vegetazione e dei sedimenti, unita alla necessità di proteggere i corsi d’acqua, rende il progetto tecnicamente impegnativo.

 

Un modello ancora da valutare

Il progetto californiano rappresenta una sperimentazione di grande interesse, ma i risultati preliminari mostrano che il bilancio tra benefici e costi non è ancora definito. Gli studi in corso serviranno a chiarire se il risparmio idrico e l’aumento di efficienza dei moduli possano compensare l’investimento iniziale e la complessità gestionale. L’idea di sfruttare le superfici idriche per la produzione di energia resta comunque un esempio concreto di innovazione nel campo delle rinnovabili e dell’uso integrato delle risorse naturali.

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