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28.08.2025

Domanda globale di carbone stabile nel 2025–2026: serve accelerare la transizione energetica

IEA: domanda globale di carbone stabile tra 2025 e 2026 con leggere oscillazioni regionali — il clean tech deve accelerare la decarbonizzazione

Fonte immagine: iea.org

L’Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) prevede che la domanda mondiale di carbone nel 2025 rimarrà su livelli record, seguita da un leggero calo nel 2026, attestandosi appena al di sotto del picco del 2024. Una situazione sostanzialmente stabile, nonostante le fluttuazioni tra le regioni: Cina e India registraranno cali modesti, gli Stati Uniti vedranno un +7%, mentre nell’UE si prevede un -2%. Il settore elettrico resta il principale utilizzatore, soprattutto nei Paesi emergenti, a conferma che laverde transizione resta rallentata dalla dipendenza dalla fonte più inquinante.

 

Andamento globale della domanda di carbone

Nonostante alcune regioni abbiano già invertito la tendenza, la fine della crescita esplosiva della domanda di carbone si porta anziché una riduzione, a una fase di plateau. La IEA prevede un lieve aumento nel 2025, seguito da una marginale flessione nel 2026, mantenendo la domanda globale quasi allineata ai massimi raggiunti nel 2024.

I motivi: rallentamento della crescita economica, maggiore penetrazione delle rinnovabili e cambiamenti nelle politiche energetiche, a fronte di produzioni record soprattutto in Cina e India.

 

Andamenti divergenti: cali in Cina ed Europa, crescita negli Stati Uniti

Nel dettaglio, la domanda di carbone in Cina dovrebbe diminuire di circa lo 0,5–1%, frenata da minori consumi elettrici e rinnovabili in crescita. In India, i primi sei mesi del 2025 mostrano flessioni fino al 2% dovute a condizioni meteo, ma ci si attende una lieve crescita annua. Viceversa, negli Stati Uniti la domanda crescerà del 7%, spinta dall’aumento dei consumi elettrici e dai prezzi elevati del gas. In UE, una lieve diminuzione di quasi il 2% compensa l’aumento della domanda elettrica con maggiore concorrenza delle rinnovabili.

 

Produzione e commercio: nuovi picchi, ma scende lo scambio

La produzione globale di carbone raggiungerà un nuovo record nel 2025, grazie all’espansione in Cina e India. Tuttavia, nel 2026 si prevede una contrazione, a causa di scorte elevate e prezzi in calo.

Anche il commercio internazionale subirà battuta d’arresto: dopo anni di crescita, i volumi scambiatati diminuiranno per la prima volta dal 2020, proiettandosi su un doppio declino in corso.

 

Transizione energetica: spunti dal plateau del carbone

Il fatto che la domanda globale di carbone rimanga su un plateau nel 2025 e 2026 evidenzia quanto la transizione energetica debba ancora accelerare. Da un lato, la stabilità dei consumi fossili mette in luce la resilienza del settore elettrico alimentato a carbone; dall’altro, mostra le potenzialità ancora inespresse delle rinnovabili, che in molte aree stanno già erodendo quote di mercato. La vera sfida per i prossimi anni sarà rendere più rapida l’integrazione delle fonti pulite, attraverso reti più robuste, sistemi di accumulo sempre più performanti e politiche capaci di ridurre il costo del capitale nei mercati emergenti. Tutti elementi che determineranno il ritmo con cui le tecnologie efficienti ed elettrificate potranno scalare su larga scala.

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