Speciale 128
Il problema dei ponti termici negli edifici di nuova generazione
Articolo di Maurizio Cudicio

Fenomeni correlati alla presenza di ponti termici

La presenza di ponti termici all’interno di una struttura edilizia può portare a una serie di problematiche non indifferenti, come di seguito descritto.

Condensazione superficiale: è una delle principali conseguenze visibili e comunemente determinata dai ponti termici. Nello specifico, la temperatura sulla superficie interna della struttura è inferiore alla temperatura di rugiada con conseguente formazione di condensa superficiale. Il problema della formazione di condensa superficiale sarà trattato in modo più approfondito nei capitoli successivi.

Formazioni di muffa e alghe: le muffe e le alghe sono agenti di degrado biologico delle superfici murali. La loro riproduzione avviene mediante “spore”, cioè microrganismi che sono sempre presenti nell’aria, anche in forte quantità. Muffe, funghi ed alghe ottengono poi il loro nutrimento da tutte le impurità organiche depositate sulla superficie della pittura. Sulle superfici edilizie la quantità di queste impurità può essere sufficiente per nutrire una colonia di funghi, muffe e muschi, soprattutto negli angoli e nei punti meno ventilati. Inoltre, l’inquinamento biologico sulle pareti all’interno o all’esterno di un edificio è favorito da condizioni di temperatura e umidità che creano l’ambiente ideale per l’insediamento di micro organismi. La colonizzazione può quindi svilupparsi fino a degradare e distruggere la pittura e il relativo supporto. Oltre all’evidente problema estetico, l’inquinamento biologico influisce negativamente anche sulla qualità del comfort abitativo. Le muffe, infatti, sono caratterizzate da un odore sgradevole e, se presenti in forti quantità all’interno dei locali, possono divenire dei potenziali agenti allergizzanti per le persone che vi abitano. La maggior parte delle muffe più comuni prolifera in ambienti con elevati tassi di umidità e temperatura comprese tra gli 0 e i 15°C, condizione facilmente ritrovabile in corrispondenza dei ponti termici.

Diminuzione del comfort interno: il comfort interno di un locale è determinato dalla temperatura operante, che corrisponde alla media tra la temperatura dell’aria ambiente e la temperatura media radiante delle superfici che costituiscono il locale. Va da sé pertanto che, come specificato in precedenza, la presenza di ponti termici determina dei punti a temperatura più bassa all’interno dell’involucro edilizio. Questa situazione comporta una dispersione termica e una diminuzione del comfort interno, che risulta essere direttamente proporzionale alla dimensione e all’estensione del ponte termico stesso. Spesso, questa condizione porta l’utilizzatore della struttura ad innalzare la temperatura ambiente con conseguente consumo aggiuntivo di energia.

Danni alle superfici: la continua e incessante ciclicità delle variazioni di temperatura sulle strutture può portare ad un fenomeno di polverizzazione dei materiali con conseguente deterioramento delle stesse. A seguito di verifiche strutturali eseguite su strutture in avanzato stato di degrado, nel 44% dei casi la causa è imputabile ai ponti termici. Oltre a questo fenomeno, variazioni cicliche di temperatura possono portare alla formazione di micro fessurazioni superficiali sugli intonaci, dalle quali l’eventuale infiltrazione di acqua può causare il distacco dello stesso. Questo fenomeno è dovuto all’espansione della stessa acqua infiltratasi all’interno della fessura, durante le fasi di congelamento.

Aumento della dispersione termica: i ponti termici sono di fatto vie preferenziali alla fuoriuscita di calore e portano pertanto a richiedere maggiore energia per il mantenimento delle condizioni di set point interne impostate dall’utente. Non va inoltre dimenticato che l’acqua è un ottimo fluido di dissipazione del calore (l’acqua ha una capacità dissipativa tripla rispetto all’aria) e pertanto la presenza di condensa superficiale o interstiziale su una struttura porta ad un aumento del flusso di calore, e ad un aumento della conducibilità termica degli elementi edilizi.

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