Famiglie italiane più efficienti: cresce l’adozione di pompe di calore e impianti autonomi
Nel 2025 cresce l’efficienza delle abitazioni italiane: più pompe di calore, impianti autonomi e sistemi integrati per una gestione dell’energia più sostenibile.
Il nuovo rapporto 2025 sulle dotazioni energetiche domestiche in Italia mostra un chiaro cambio di passo nella gestione dell’energia nelle abitazioni. Sempre più famiglie scelgono sistemi autonomi, pompe di calore e impianti di climatizzazione efficienti, riducendo la dipendenza dagli impianti centralizzati e migliorando le prestazioni energetiche complessive. Una trasformazione che segna un avanzamento concreto verso una maggiore autonomia e sostenibilità, anche se con importanti differenze territoriali.
Un’evoluzione costante nelle dotazioni energetiche domestiche
Nel 2025, quasi l’80% delle abitazioni italiane risulta dotato di un impianto autonomo per riscaldamento o climatizzazione, mentre i sistemi centralizzati si fermano al 15%. Parallelamente, l’utilizzo dei condizionatori continua a crescere: oltre la metà delle famiglie ne possiede almeno uno, con una diffusione più alta nelle regioni del Centro-Sud.
Il dato evidenzia un progressivo adattamento alle mutate condizioni climatiche, con ondate di calore sempre più frequenti e un conseguente aumento della domanda elettrica per il raffrescamento estivo.
Pompe di calore: la tecnologia simbolo della nuova efficienza
Tra le soluzioni più diffuse, le pompe di calore registrano un incremento significativo: oltre il 40% delle famiglie italiane ne possiede una, in crescita rispetto agli anni precedenti. Questa tecnologia si impone come una delle principali leve della transizione energetica domestica, grazie alla capacità di combinare comfort termico e riduzione delle emissioni.
Il successo è legato anche agli incentivi e ai bonus energetici che continuano a stimolare la sostituzione di caldaie tradizionali con sistemi più efficienti, spingendo la domanda di soluzioni elettriche a basso consumo.
Nord e Sud: due velocità nella corsa all’efficienza
Nonostante i progressi, persistono forti differenze territoriali. Nel Nord-Est, la quota di abitazioni dotate di impianti centralizzati efficienti o di sistemi combinati per riscaldamento e acqua calda supera l’80%, mentre nelle Isole si ferma sotto il 40%.
In parallelo, aumenta il numero di famiglie con più di un sistema energetico che combinano pompe di calore, impianti a biomassa o sistemi singoli per gestire al meglio comfort e risparmio. Questa “pluri-dotazione” evidenzia una tendenza verso una maggiore flessibilità e personalizzazione delle scelte tecnologiche.
Una trasformazione strutturale del mercato energetico domestico
Il miglioramento dell’efficienza nelle abitazioni italiane non è più un obiettivo futuro, ma una realtà in atto. L’evoluzione delle dotazioni domestiche contribuisce alla riduzione dei consumi, alla decarbonizzazione del parco edilizio e all’incremento della domanda di tecnologie innovative.
Per consolidare questi risultati serviranno politiche di supporto mirate alle aree ancora in ritardo e un continuo aggiornamento delle competenze tecniche, a garanzia di una gestione sempre più efficiente, sicura e sostenibile dell’energia nelle case italiane.
