Un accordo per la transizione ecologica ed energetica tra Eni ed ENEA
Il Presidente di ENEA, Gilberto Dialuce, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, annunciano la collaborazione triennale per realizzare dei progetti che vedranno un investimento di 8 milioni di euro

Eni ed ENEA hanno firmato un Joint Cooperation Agreement, ossia un accordo di cooperazione tra più parti intenzionate a unire le loro risorse (economiche, intellettuali, strumentali, ecc.) e condividere la proprietà, la governance, i rendimenti e i rischi di un’impresa, per realizzare dei progetti nei settori della decarbonizzazione e della transizione ecologica ed energetica.
Questo accordo, che avrà una durata di 3 anni e per il quale sarà stanziato un investimento totale che si aggira intorno agli 8 milioni di euro (sia da parte di ENEA che di Eni), prevede lo sviluppo di prototipi, di tecnologie e di processi innovativi per l’energia pulita, la realizzazione di studi di fattibilità e di analisi di scenario, senza dimenticare lo scambio di competenze e conoscenze e la promozione di iniziative congiunte.
Eni, come dichiarato dall’amministratore delegato Claudio Descalzi, in questi ultimi tempi sta lavorando a stretto contatto con i centri di ricerca per sviluppare nuovi orizzonti nel campo dell’energia pulita, impiegando tutte le risorse disponibili, economiche e intellettuali, per raggiungere gli obiettivi che l’azienda ha stabilito internamente per la riduzione delle emissioni inquinanti di cui Eni è responsabile.
L’accordo di cooperazione riguarda diversi ambiti: la produzione di energia da fonti rinnovabili e a basse emissioni di CO2, il supercomputing, la superconduttività e l’economia circolare, e i processi innovativi per la valorizzazione degli scarti e per la produzione di biogas, biometano e di biochar. Per realizzare tutte queste attività essenziali per la transizione green, i due partner hanno dichiarato che verranno utilizzate le infrastrutture e i laboratori di cui sono dotati i Centri Ricerche ENEA.
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, è prevista l’identificazione di contesti di utilizzo innovativi per il solare a concentrazione, e verrà valutato lo sviluppo di sistemi combinati di generazione e stoccaggio termico, insieme alla promozione di partnership nazionali ed internazionali per la progettazione di soluzioni industriali e alla partecipazione congiunta a progetti di ricerca e sviluppo per la realizzazione e validazione di prototipi.
Nell’ambito del supercomputing Eni ed ENEA svilupperanno anche tecnologie e hardware di nuova generazione per un innovativo sistema di High Performance Computing (HPC) ad alta efficienza energetica e di calcolo.
Nel campo della superconduttività, i firmatari dell’accordo lavoreranno insieme per lo sviluppo di una tecnologia innovativa per il design e la realizzazione di un sistema di rilevazione e prevenzione del Quench (perdita delle caratteristiche superconduttive) in un magnete a superconduttori HTS. Si tratta di un settore in cui Eni ed ENEA già collaborano, per la realizzazione di un grande polo scientifico-tecnologico sulla fusione DTT (Divertor Tokamak Test) che verrà realizzato nel Centro Ricerche ENEA di Frascati (Roma).
Il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce, ha dichiarato: “Quest’intesa consente di mettere le nostre competenze, infrastrutture e capacità di innovazione a disposizione di un’azienda leader a livello internazionale come Eni su temi strategici quali la decarbonizzazione, la sostenibilità e la transizione energetica ed ecologica attraverso l’attuazione di progetti concreti. L’accordo si inquadra nell’ambito della nostra mission nel campo della ricerca applicata per sviluppare partnership con le imprese, trasferendo tecnologie innovative e servizi avanzati per la crescita e la competitività. Quest’intesa, inoltre, rafforza la collaborazione già in atto con Eni nel Cluster Tecnologico Nazionale Energia, nel campo della fusione nucleare e in altre iniziative per l’economia circolare, il solare a concentrazione e l’accumulo termico”.
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