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02.02.2022

Nel 2021 investiti 775 miliardi di dollari per la transizione energetica

Secondo il report di Bloomberg BNEF, nel corso del 2021 sono stati investiti 775 miliardi di dollari per la transizione energetica globale, a cui si aggiungono 165 miliardi di dollari provenienti dagli investimenti privati nella tecnologia climatica. Basterà per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050?

775 miliardi di dollari: è la cifra che è stata investita lo scorso anno per la transizione energetica, secondo i dati dell’Energy Transition Investement Trends, il report sulle tendenze degli investimenti a livello globale redatto da un team di analisti di Bloomberg BNEF, che hanno raccolto le informazioni derivate da ricerche basate su migliaia di accordi e progetti fatti in tutto il mondo per la “green transition”.  

Il documento, pubblicato nei giorni scorsi da BNEF, ha misurato quanto, nel corso del 2021, le aziende, gli istituzioni finanziari, i governi e anche gli utenti finali si siano impegnate nella riduzione delle emissioni inquinanti, analizzando un’ampia gamma di settori: le energie rinnovabili, lo stoccaggio di energia, la mobilità elettrica, riscaldamento elettrificato, l'idrogeno, il nucleare, la cattura  della CO2 e i materiali sostenibili.

La crescita delle ambizioni climatiche, unita alla decisiva azione politica di tutti i paesi del mondo, ha portato ad un altissimo livello di investimenti nella transizione energetica nel 2021, che ha stabilito un nuovo record, superando del 27% quello ottenuto nel 2020, con gli investimenti che sono cresciuti in quasi tutti i settori analizzati (ad eccezione dei sistemi di cattura e stoccaggio di anidride carbonica, che hanno toccato i 2,3 miliardi di dollari).

L'energia pulita e l'elettrificazione (con quest’ultima che comprende le energie rinnovabili, il nucleare, l’accumulo di energia, il trasporto elettrificato e il calore elettrificato) hanno rappresentato la stragrande maggioranza degli investimenti per la transizione energetica, raggiungendo quota 731 miliardi di dollari. Il resto l’hanno fatto idrogeno, cattura e stoccaggio del carbonio e materiali sostenibili, che hanno visto investimenti pari a 24 miliardi di dollari.

L'energia pulita, che include l’eolico, il solare e le altre energie rinnovabili, rimane il settore più rilevante in termini di investimento, che nel 2021 ha raggiunto il record di 366 miliardi di dollari, con un aumento del 6,5% rispetto all'anno precedente.

Il trasporto elettrificato, che include la spesa per veicoli elettrici e le relative infrastrutture, è stato il secondo settore che ha registrato più investimenti, con 273 miliardi di dollari, che nel 2021 è cresciuto addirittura del 77% rispetto al 2020.

Gli altri settori in cui la spesa per gli investimenti è stata ampia sono stati l’elettrificazione del riscaldamento e il nucleare, rispettivamente con 53 e 31 miliardi di dollari.

L’Asia al primo posto per gli investimenti nella transizione energetica

Se guardiamo la geografia degli investimenti per la transizione energetica, emerge che l’area dell’Asia Pacifica è la prima regione in classifica, con 368 miliardi di dollari investiti (quasi la metà del totale globale) e con la crescita più alta (+38%) rispetto al 2020.

Nell’area che racchiude Europa, Medio Oriente e Africa, gli investimenti green sono cresciuti del 16%, raggiungendo quota 236 miliardi di dollari, mentre nelle Americhe  sono aumentati del 21%, con 150 miliardi di dollari investiti durante il 2021.

La zona che ha contato di più nella quota totale di investimenti per la transizione energetica nel 2021, che, come precedentemente detto, è stata di 775 milioni di dollari, è stata l’Asia Pacifica (49%), seguita da Europa, Medio Oriente e Africa (31%) e dalle Americhe ( che si fermano al 20%).

A livello nazionale, la Cina si è dimostrato, ancora una volta, il più grande paese per investimenti nella transizione energetica, che impegnato ben  266 miliardi di dollari nel corso del 2021; al secondo posto troviamo gli Stati Uniti con 114 miliardi di dollari, a cui seguono Germania, Regno Unito e Francia (sebbene gli Stati membri dell'UE come “blocco” si siano impegnati di più, con 154 miliardi di dollari).

Buoni risultati anche dagli investimenti privati nella transizione energetica

Il report di BNEF rileva inoltre che negli ultimi due anni le società  private che operano nel campo della tecnologia climatica hanno visto una forte crescita del capitale di investimento iniziale, che nel 2021 ha raggiunto una cifra pari a 165 miliardi di dollari.

Di questi, 68,5 hanno riguardato il settore energetico (impiegati soprattutto per l’eolico, il solare  e l’idrogeno), 67,4 i trasporti e la e-mobility, 14,9 le tecnologie per l’agricoltura, 9,1 la decarbonizzazione dell’industria, 3,8 le startup che operano nel campo del clima e delle emissioni, e 1,4 per la sostenibilità dell’edilizia.

Questi investimenti, secondo le analisi, provengono principalmente dai cosiddetti “venture capital” (il finanziamento di un investimento con prospettive di reddito e rischio elevati, tipicamente operato dalle finanziarie sulla base delle loro elevate prospettive di crescita delle startup) e “private equity” (il finanziamento di una società non quotata ma dotata di elevate potenzialità di crescita, che poi prevede il disinvestimento allo scopo di ottenere ricavi dalla vendita delle azioni), ma anche dalla crescita delle attività di fundrasing nel mercato pubblico.

Il campo di applicazione di questi investimenti comprende le tecnologie e modelli di business per decarbonizzare l'energia, i trasporti, gli edifici e le infrastrutture, l’industria e i settori agricoli, per contribuire al monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra, e per mobilitare i mercati verso investimenti più ecologici.

920 miliardi di dollari investiti per la transizione energetica, ma si può fare di più

È lecito affermare che il 2021 è stato un anno straordinario per gli investimenti nella transizione energetica, poiché se si sommano i 775 miliardi di dollari ottenuti dalle politiche climatiche globali con i 165 miliardi di dollari ottenuti dal settore privato si contano in totale ben 920 miliardi di dollari investiti.

Ottimi risultati dunque, ma, secondo le analisi di BNEF, i livelli di investimento dovranno quasi triplicare per raggiungere, tra il 2022 e il 2025, una media di 2,1 trilioni all'anno, per poter affrontare uno dei tre scenari prospettati dal New Energy Outlook 2021 di BNEF per raggiungere, entro il 2050,  l’obiettivo net-zero, in linea con il contenimento dell’aumento della temperatura globale

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