Focus Rinnovabili

10.12.2025

Consumo di suolo: urgente una legge nazionale per conciliare rinnovabili, territorio e sostenibilità

Consumo di suolo e sviluppo delle rinnovabili richiedono una legge nazionale capace di conciliare tutela del territorio e obiettivi di decarbonizzazione.

Il tema del consumo di suolo torna con forza al centro del dibattito pubblico. La crescita delle superfici impermeabilizzate, la pressione sugli ecosistemi e il confronto con le esigenze della transizione energetica mettono in evidenza un nodo irrisolto: senza una legge nazionale chiara e coerente, diventa difficile tutelare il territorio e, allo stesso tempo, accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Per progettisti, imprese e operatori dell’energia, è un equilibrio che va definito con urgenza.

 

L’Italia consuma sempre più suolo: un trend che preoccupa

Gli ultimi dati mostrano un’accelerazione costante nella perdita di suolo naturale e agricolo, con un consumo che cresce anno dopo anno.

Ogni ettaro sottratto agli ecosistemi significa minore permeabilità, minore capacità di assorbimento idrico, perdita di fertilità e aumento del rischio idrogeologico.

In assenza di una normativa organica, il quadro resta frammentato: regioni con criteri diversi, comuni che applicano regole non uniformi, e una pianificazione che fatica a ricucire esigenze ambientali, energetiche e urbanistiche.

 

Transizione energetica e tutela del territorio: due esigenze che devono dialogare

La necessità di ampliare la potenza installata da fonti rinnovabili è fuori discussione. Fotovoltaico, eolico e sistemi integrati con accumulo sono essenziali per raggiungere gli obiettivi climatici e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Tuttavia, quando gli impianti interessano direttamente il suolo, in particolare nel caso del fotovoltaico a terra, emergono tensioni con il mondo agricolo e con la tutela del paesaggio.

Senza linee guida chiare, il rischio è un conflitto permanente tra due obiettivi che dovrebbero procedere insieme: decarbonizzazione e protezione del territorio.

 

Perché servono regole univoche: la legge sul consumo di suolo come strumento di equilibrio

Una legge nazionale potrebbe diventare il punto di riferimento per governare in modo efficace questo equilibrio. Una norma realmente strutturata dovrebbe:

  • fissare obiettivi e limiti al consumo netto di suolo, in linea con il target europeo “no net land take” al 2050;
  • incentivare il riuso e la rigenerazione delle aree già urbanizzate, riducendo la pressione su terreni agricoli e naturali;
  • fornire una cornice stabile per l’autorizzazione degli impianti FER, superando incertezze e differenze territoriali;
  • promuovere l’integrazione delle rinnovabili nelle aree produttive, sugli edifici e sulle superfici già compromesse, favorendo uno sviluppo energetico coerente con la tutela del paesaggio.

Solo un approccio coordinato può consentire alla transizione energetica di avanzare senza sacrificare risorse ambientali preziose.

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