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02.12.2025

Rapporto AIEL 2023: cresce la qualità degli impianti a biomassa, ma l’80% del parco è ancora obsoleto

Il Rapporto AIEL 2023 mostra un miglioramento della qualità degli impianti a biomassa, ma l’80% del parco è ancora obsoleto e responsabile della maggior parte delle emissioni. 

Il nuovo Rapporto Statistico AIEL 2023 offre una fotografia dettagliata dell’evoluzione del parco impiantistico a biomassa in Italia.

Il quadro mostra un settore in trasformazione: aumentano gli apparecchi più efficienti, si riducono le emissioni e cresce l’impatto degli incentivi. Ma emerge anche una criticità strutturale che condiziona performance ed emissioni: la forte presenza di generatori obsoleti, responsabili della quasi totalità del carico emissivo.

 

Più generatori efficienti e calo delle emissioni: l’effetto degli incentivi

Negli ultimi anni il ricorso a incentivi e meccanismi di sostituzione ha portato a un miglioramento evidente della qualità del parco installato.

Nel 2023 si registrano:

  • 836.000 generatori a 4 stelle, contro i circa 90.000 del 2017;
  • 95.000 apparecchi a 5 stelle;
  • oltre 1 milione di apparecchi a 2 stelle dismessi.

L’impatto è tangibile: le emissioni di PM10 calano del 37% rispetto al 2010, pur con un parco installato complessivamente ancora molto esteso.

Un dato che conferma una tendenza chiara: la qualità della tecnologia è determinante per le prestazioni ambientali, molto più del numero complessivo di generatori presenti.

 

L’80% degli apparecchi è ancora obsoleto: il vero nodo del settore

Nonostante i progressi, il Rapporto evidenzia una criticità rilevante: oltre l’80% del parco installato è composto da apparecchi a 2 stelle o non classificabili, ed è responsabile di più del 90% delle emissioni complessive.

Una concentrazione che limita i risultati ottenuti dal turnover tecnologico e che indica la necessità di accelerare il processo di sostituzione, soprattutto negli impianti domestici meno efficienti.

 

Priorità: sostituzione, strumenti stabili e controlli più efficaci

Secondo AIEL, la strategia per ridurre le emissioni non passa da ulteriori irrigidimenti sui requisiti dei nuovi impianti, che avrebbero un impatto marginale, ma da interventi mirati sugli apparecchi esistenti.

Le linee d’azione considerate più efficaci sono:

  • sostituire in via prioritaria i generatori più vecchi, responsabili della maggior parte del carico emissivo;
  • rendere omogenei e stabili gli incentivi, semplificando l’accesso e garantendo continuità nel tempo;
  • rafforzare i controlli, anche attraverso nuove tecnologie di monitoraggio;
  • comunicare meglio i vantaggi ambientali ed economici dei generatori moderni, per orientare correttamente le scelte dei cittadini.

Si tratta di elementi che coinvolgono direttamente installatori, progettisti e aziende del comparto, chiamati a promuovere soluzioni certificate, manutenzione costante e buone pratiche di utilizzo.

 

Una filiera in evoluzione che richiede un salto di qualità

Come evidenziato da AIEL, il tema non è la biomassa in sé, ma la permanenza di un parco impiantistico troppo vecchio.

La sfida dei prossimi anni sarà quindi conciliare tre obiettivi: migliorare la qualità degli impianti, ridurre le emissioni e rendere più efficiente il ricambio tecnologico.

Un traguardo raggiungibile solo con strumenti stabili, sinergie tra istituzioni e operatori HVAC, e una maggiore consapevolezza dei vantaggi offerti dalle tecnologie moderne.

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