Fotovoltaico: il decennio dell’accelerazione dopo Parigi
A dieci anni dalla COP21, il fotovoltaico guida una trasformazione globale fatta di crescita record, nuovi mercati e un ruolo sempre più strategico nelle politiche energetiche.
Dieci anni dopo Parigi: il fotovoltaico è la tecnologia che ha accelerato di più
L’accordo di Parigi ha rappresentato l’avvio di un percorso che, nel corso dell’ultimo decennio, ha visto il fotovoltaico diventare la tecnologia rinnovabile con il tasso di crescita più rapido a livello mondiale.
Alla spinta normativa e climatica si è affiancata una maturità tecnologica che ha ridotto i costi, ampliato le applicazioni e favorito una diffusione trasversale, dai grandi parchi utility-scale fino alle installazioni su edifici industriali e commerciali.
In questo scenario, il solare non è più un elemento complementare del mix energetico: è una delle colonne portanti della nuova generazione elettrica globale, con un ritmo di installazioni che continua a superare le previsioni.
Una transizione che cambia geografia: l’ascesa dei mercati emergenti
Il decennio post-Parigi ha visto un ampliamento significativo della mappa del solare. Accanto ai Paesi storicamente leader, sono emersi nuovi protagonisti che, spinti dalla crescita della domanda elettrica e dai costi competitivi, stanno diventando i motori dell’espansione mondiale del fotovoltaico.
Questi mercati rappresentano oggi una parte crescente delle nuove installazioni, spesso con modelli energetici più flessibili e orientati a soluzioni distribuite. Per gli operatori europei, si tratta di un'evoluzione che apre scenari di cooperazione, sviluppo tecnologico e opportunità per filiere più integrate.
Il sistema energetico si elettrifica: il fotovoltaico diventa infrastruttura
La diffusione del fotovoltaico si inserisce in una trasformazione più ampia che coinvolge edifici, industria e mobilità. L’elettrificazione dei consumi richiede una produzione rinnovabile stabile e abbondante, e il solare risponde con soluzioni scalabili, integrate con accumuli, reti intelligenti e sistemi digitali di gestione dell’energia.
Nel settore HVAC, questo cambiamento si riflette nella crescente sinergia tra fotovoltaico, pompe di calore, sistemi di controllo avanzati e comunità energetiche. L’impianto fotovoltaico diventa parte della strategia di efficienza e non più solo un generatore isolato.
Le sfide che restano: autorizzazioni, reti, stabilità delle filiere
Nonostante la crescita, permangono ostacoli importanti:
- iter autorizzativi complessi,
- necessità di reti più robuste,
- disponibilità limitata di superfici idonee,
- l’esigenza di filiere resilienti.
La competizione globale ha ridotto i costi, ma ha anche reso più evidente la necessità di strategie industriali solide, diversificate e sostenibili nel lungo periodo.
Per progettisti e operatori energetici, questo significa lavorare su soluzioni fotovoltaiche sempre più integrate, attente all'efficienza di sistema e progettate per accompagnare l’evoluzione delle politiche energetiche.
Il fotovoltaico entra nei prossimi anni come una tecnologia matura, competitiva e centrale per raggiungere gli obiettivi climatici. L’eredità dell’Accordo di Parigi ha generato un cambiamento strutturale che oggi orienta investimenti, innovazione e scelte strategiche, rendendo il solare uno dei pilastri della transizione energetica globale.
