Articolo di Ing. Stefano Pili

Certificazioni e normative HVAC/R: perché oggi sono la vera garanzia di qualità e sostenibilità

L’industria HVAC/R (Riscaldamento, Ventilazione e Condizionamento e Refrigerazione) è il cuore pulsante dell’efficienza energetica e della salubrità degli edifici moderni. In questo contesto, il successo di un impianto non si misura solo al momento dell’installazione, ma sulla sua capacità di mantenere l’efficienza e la sicurezza per l’intera vita utile.

Spesso, tuttavia, si verifica un “Performance Gap”, ovvero una lacuna tra l’efficienza attesa in fase di progetto e quella effettivamente raggiunta in esercizio. Per colmare questo divario, la certificazione dei prodotti e dei sistemi si afferma come il pilastro fondamentale. Attraverso la Marcatura CE (obbligatoria, a garanzia della sicurezza minima e conformità legale) e le Certificazioni Volontarie di Terza Parte (come Eurovent, a garanzia dell’accuratezza delle prestazioni), i produttori forniscono i dati tecnici che sono il prerequisito indispensabile.

Il testo che segue illustra come l’affidabilità di questi dati e la qualità costruttiva garantita dalle certificazioni siano in diretta relazione con l’adempimento degli obblighi imposti dalle principali normative italiane, quali il D.P.R. 74/2013 per i controlli di efficienza, il Regolamento F-GAS per la gestione dei refrigeranti e le norme tecniche UNI per la manutenzione dei sistemi aeraulici e il trattamento delle acque.


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