Focus Incentivi

10.11.2025

Transizione 5.0: risorse azzerate e riflessione sul futuro degli incentivi alle rinnovabili

Il Piano Transizione 5.0 chiude il primo ciclo: risorse esaurite, nuove domande fino a dicembre e la necessità di una nuova roadmap per efficienza e produzione da rinnovabili. 

Il Piano Transizione 5.0, istituito con l’articolo 38 del decreto-legge 2/2024, aveva l’obiettivo di supportare le imprese italiane nella trasformazione digitale ed energetica, agevolando investimenti in efficienza, autoconsumo, rinnovabili e processi produttivi più sostenibili. 

Con una dotazione iniziale prevista intorno ai 6,3 miliardi di euro, il piano è stato rivisto e, in data 7 novembre 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente comunicato che le risorse disponibili risultano esaurite

Restano aperte le domande fino al 31 dicembre 2025, ma con la consapevolezza che ogni nuova comunicazione sarà gestita “in coda” in ordine cronologico qualora emergessero risorse aggiuntive. 
 

Impatti per il settore rinnovabili e clima-energia

Per il mondo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, la chiusura anticipata del piano genera una serie di riflessioni tecniche e progettuali. Le aziende e i professionisti devono ora considerare che:

  • La finestra agevolativa è diventata più stretta, richiedendo celerità nella progettazione e nella presentazione delle domande.
  • La priorità agli interventi che generano autoconsumo o produzione da fonti rinnovabili diventa ancora più strategica, perché l’efficienza energetica in un processo produttivo assume un ruolo-chiave.
  • Il contesto incentive-normativo si sta riorganizzando, con segnali chiari della necessità di passare dalla mera agevolazione all’integrazione strutturale di rinnovabili, accumulo, digitalizzazione e gestione della domanda.

Per i progettisti, gli installatori e gli operatori del settore clima e impianti, questo significa pianificare gli investimenti tenendo conto di un orizzonte che deve prevedere soluzioni scalabili, uso integrato delle fonti rinnovabili e flessibilità d’assetto industriale.

 

Verso la nuova roadmap: cosa cambia e cosa tenere in conto

Con le risorse del piano Transizione 5.0 azzerate, ci si avvia verso un nuovo capitolo di strumenti di supporto alla transizione energetica delle imprese. In tale passaggio, alcune linee strategiche emergono come fondamentali:

  • Rafforzare l’autoproduzione da rinnovabili e l’autoconsumo, connessi a sistemi di accumulo e gestione intelligente dei carichi.
  • Integrare efficienza energetica e generazione distribuita in una visione sistemica dell’impianto industriale/climatizzato, anziché trattarli come interventi separati.
  • Prepararsi all’evoluzione normativa e normativa comunitaria, che richiederà strumenti più integrati e flessibili, capaci di adattarsi ai mercati e alle tecnologie emergenti.

In sintesi, il biennio 2024-25 consegna un’esperienza utile: il prossimo passo sarà costruire un modello d’intervento che non dipenda solo da stanziamenti di fine ciclo, ma da una struttura stabile di incentivi, tecnologie e progetti sostenibili nel medio-lungo termine.

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