Incentivi FER-X: al via la prima asta per gli impianti fotovoltaici
Parte la prima asta FER-X per impianti fotovoltaici: incentivi, criteri di origine europea e nuove opportunità per la filiera del solare.

A ottobre parte la nuova gara per sostenere lo sviluppo del fotovoltaico in Italia, con incentivi mirati a rafforzare la filiera europea e promuovere tecnologie sostenibili.
Il nuovo meccanismo FER-X per rilanciare il fotovoltaico
Si apre ufficialmente la prima asta FER-X dedicata agli impianti fotovoltaici, una misura chiave per accelerare la transizione energetica e rafforzare la competitività del settore. Le domande potranno essere presentate dal 1° al 31 ottobre 2025, e il contingente messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici è compreso tra 200 e 1.600 MW, con una stima iniziale di circa 900 MW.
La procedura introduce elementi innovativi rispetto ai precedenti bandi: oltre ai tradizionali criteri economici, sono stati inseriti i cosiddetti “non price criteria”, che premiano la sostenibilità dei componenti e l’origine europea delle tecnologie utilizzate. L’obiettivo è duplice: favorire la decarbonizzazione e sostenere lo sviluppo di una filiera fotovoltaica indipendente dalle importazioni extra-UE.
Possono partecipare gli operatori che dispongono delle autorizzazioni ambientali e di connessione già rilasciate e che rispettano i requisiti stabiliti dal Net Zero Industry Act (NZIA), in particolare per quanto riguarda l’origine dei moduli, delle celle e degli inverter. Gli incentivi verranno erogati attraverso un Contratto per Differenza (CfD), che garantirà stabilità economica agli investitori, con tariffe fissate in base alla graduatoria d’asta.
Questa prima gara FER-X segna un passaggio decisivo per il fotovoltaico italiano, non solo come misura di sostegno economico ma anche come leva strategica per consolidare la leadership tecnologica europea nel settore delle rinnovabili.
Opportunità e sfide per gli operatori del settore
L’asta FER-X rappresenta una grande opportunità per gli investitori e gli sviluppatori, ma anche una sfida sul piano tecnico e normativo.
L’obbligo di rispettare criteri di provenienza e sostenibilità introduce una selezione più stringente, che valorizza la qualità dei progetti e la trasparenza della filiera produttiva. Questo nuovo approccio punta a ridurre la dipendenza da forniture estere e a stimolare la crescita di una catena del valore europea per il fotovoltaico, in linea con gli obiettivi del Green Deal.
Accanto ai vantaggi ambientali e industriali, restano tuttavia alcune criticità operative: la disponibilità limitata di componenti conformi ai requisiti NZIA e i tempi di approvvigionamento potrebbero incidere sulla realizzazione dei progetti. Per questo motivo sarà fondamentale un’attenta pianificazione da parte degli operatori, che dovranno garantire la piena tracciabilità dei materiali e il rispetto dei requisiti previsti dal bando.
Il meccanismo FER-X, con la sua combinazione di incentivi economici e criteri di sostenibilità, potrebbe diventare un modello di riferimento per le future politiche di sostegno alle energie rinnovabili, con effetti positivi sull’intera filiera fotovoltaica nazionale ed europea.
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