Testo Unico Rinnovabili: il decreto correttivo ridisegna le procedure per gli impianti FER
Il correttivo al Testo Unico Rinnovabili semplifica le procedure, chiarisce definizioni e facilita l’integrazione degli impianti FER con sistemi energetici e impiantistici.
Il decreto correttivo al Testo Unico Rinnovabili è stato approvato in via definitiva e introduce un pacchetto di modifiche che mira a semplificare le autorizzazioni, chiarire definizioni fondamentali e favorire uno sviluppo più rapido e coordinato degli impianti da fonti rinnovabili.
Un intervento atteso da operatori, progettisti e imprese, soprattutto in una fase in cui efficienza energetica e integrazione FER diventano elementi centrali anche per il mondo HVAC/R.
Uno degli obiettivi principali del correttivo è ridurre gli ostacoli amministrativi in tutti quei casi in cui gli interventi FER presentano un impatto minimo sul territorio. Per molte installazioni leggere, l’iter viene ricondotto all’attività edilizia libera, mentre per altre tipologie si introduce un percorso autorizzativo più snello, con tempi ridotti e un’unica interfaccia comunale come punto di contatto.
Si accorciano anche i tempi della valutazione di impatto ambientale in alcuni casi specifici, passando da 120 a 40 giorni, e vengono chiarite definizioni che in passato generavano incertezze: “opere connesse”, “infrastrutture indispensabili”, “progetto unico”.
L’obiettivo è rendere l’installazione di nuovi impianti più prevedibile e lineare, favorendo l’integrazione con sistemi di accumulo, repowering e ampliamenti che non comportano consumo di nuovo suolo.
Nuove definizioni e disciplina aggiornata delle compensazioni
Il decreto interviene anche su un tema particolarmente rilevante per chi investe negli impianti: la disciplina delle compensazioni.
È stata confermata la scelta di calcolare gli oneri sull’energia attesa per l’intera vita utile dell’impianto, mantenendo una metodologia che permette di programmare gli investimenti con maggiore stabilità e senza sovraccarichi basati sulla produzione reale dei primi anni.
La riformulazione di alcune definizioni tecniche contribuisce inoltre a rendere più chiaro il perimetro degli interventi autorizzabili, riducendo le zone d’ombra interpretative e offrendo un quadro più stabile per progettisti, EPC e imprese che operano con impianti integrati o soluzioni ibride.
Un quadro più favorevole per impianti integrati ed efficienza energetica
Per il settore HVAC/R, il correttivo al Testo Unico Rinnovabili rappresenta un passaggio significativo. L’iter autorizzativo più rapido consente di accelerare l’installazione di impianti FER integrati con sistemi di climatizzazione, pompe di calore, teleriscaldamento o soluzioni di recupero energetico.
La facilità nel gestire accumuli e repowering può agevolare interventi di ammodernamento degli impianti esistenti, rendendo più semplice raggiungere obiettivi di riduzione dei consumi e di elettrificazione dei processi industriali.
Il nuovo impianto normativo non elimina del tutto i punti di attenzione legati alle compensazioni, ma offre un contesto più chiaro e prevedibile, che consente agli operatori di impostare progetti più solidi dal punto di vista economico e autorizzativo.
