Decreto FER Z: nuove regole e opportunità per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia
Il Decreto FER Z introduce un nuovo modello di sostegno alle rinnovabili, con aste competitive e contratti di lungo termine per favorire crescita, stabilità e investimenti.
Con l’approvazione del Decreto FER Z, l’Italia compie un passo importante nella riforma dei meccanismi di sostegno alle fonti energetiche rinnovabili.
Il provvedimento, atteso da tempo dal settore, definisce un sistema più flessibile e orientato al mercato, basato su procedure competitive e contratti per differenza (CfD), con l’obiettivo di incentivare la produzione di energia pulita e stimolare gli investimenti privati.
A differenza dei precedenti schemi di incentivazione, il FER Z sposta l’attenzione dal singolo impianto alla capacità complessiva installata, consentendo di pianificare la crescita del parco rinnovabile in modo coordinato e sostenibile.
Un modello pensato per accelerare il raggiungimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione e per consolidare il ruolo delle imprese del settore energia e HVAC in questa transizione.
Come funziona il nuovo meccanismo di sostegno
Il Decreto prevede l’attivazione di aste pubbliche gestite dal GSE, attraverso cui verranno selezionati gli operatori che offriranno la fornitura di energia rinnovabile a condizioni più vantaggiose per il sistema.
I progetti selezionati beneficeranno di contratti a lungo termine (fino a 20 anni), che garantiranno stabilità economica e maggiore prevedibilità dei ricavi.
Tra le principali novità:
- l’istituzione di un Albo nazionale degli impianti, per assicurare tracciabilità e trasparenza nella produzione;
- la possibilità di partecipazione per diverse tecnologie rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico, fino ai sistemi ibridi e agli impianti integrati con accumulo;
- una durata estesa fino al 2029, che offre al mercato un orizzonte temporale stabile per la pianificazione degli investimenti.
Questo approccio, più vicino alle logiche di mercato, punta a favorire una crescita equilibrata della capacità rinnovabile, riducendo la dipendenza da fonti fossili e promuovendo una produzione energetica più distribuita e digitale.
Implicazioni per progettisti e operatori del settore energia-clima
Per progettisti, installatori e imprese che operano nel campo della climatizzazione e dell’efficienza energetica, il Decreto FER Z apre nuove prospettive operative.
La crescente diffusione di impianti di produzione rinnovabile richiederà infatti una progettazione integrata, capace di coniugare generazione, accumulo e gestione intelligente dei flussi energetici.
Chi lavora nella filiera HVAC ed energia potrà contribuire in modo diretto alla realizzazione di sistemi multisorgente, dove fotovoltaico, pompe di calore, accumuli termici ed elettrici collaborano per ottimizzare i consumi.
Inoltre, l’introduzione dei contratti di lungo termine offre una base più solida per pianificare investimenti strutturali, sia per imprese energetiche che per clienti finali del settore pubblico e privato.
Verso un sistema energetico più stabile e competitivo
Con il Decreto FER Z, il quadro delle politiche nazionali per le rinnovabili diventa più chiaro e prevedibile.
L’obiettivo è quello di creare un mercato stabile e competitivo, capace di sostenere la diffusione delle tecnologie pulite, migliorare la sicurezza energetica e ridurre le emissioni.
Per il settore del clima e della progettazione impiantistica, questa evoluzione rappresenta una nuova fase di collaborazione tra generazione e utilizzo efficiente dell’energia, dove la sostenibilità non è più solo un traguardo, ma una condizione strutturale del progetto.
