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10.06.2025

Rinnovabili resilienti: come proteggere il nostro futuro energetico dagli shock climatici

Come rendere le energie rinnovabili più resilienti ai cambiamenti climatici: strategie, infrastrutture di qualità e pianificazione per un futuro energetico sicuro.

L’avanzamento della transizione energetica globale porterà sistemi energetici dominati da fonti rinnovabili. Tuttavia, il contesto climatico in rapido mutamento mette a dura prova queste infrastrutture, sempre più esposte a eventi meteorologici estremi.

Rendere i nuovi sistemi energetici più resilienti non è solo un’esigenza, ma un passaggio strategico per assicurare sicurezza e continuità nell’approvvigionamento di energia. In questo scenario, l’integrazione di infrastrutture di qualità, una pianificazione intelligente e il coordinamento tra diversi attori diventano elementi imprescindibili per costruire un futuro energetico solido e sostenibile.

Rafforzare la resilienza delle infrastrutture rinnovabili

Secondo il World Energy Transitions Outlook 2024 di IRENA, l’elettrificazione dei consumi sarà il motore della transizione energetica globale. Ma questo processo richiede sistemi capaci di resistere agli eventi climatici estremi.

Ondate di calore, siccità, inondazioni e uragani stanno già causando danni rilevanti alle infrastrutture energetiche in tutto il mondo, con impatti diretti sulla sicurezza di approvvigionamento. Non è sufficiente che i nuovi impianti rinnovabili siano tecnologicamente avanzati: devono essere progettati per assorbire gli shock climatici e garantire la continuità dei servizi essenziali, anche in situazioni critiche.

La chiave è rappresentata dalle infrastruttuture di qualità, che comprendono standard tecnici, test accurati, certificazioni e sistemi di monitoraggio. Integrando questi strumenti lungo tutto il ciclo di vita dei progetti, è possibile ridurre drasticamente i rischi legati agli eventi meteo estremi. Inoltre, le infrastrutture resilienti attraggono maggiori investimenti, grazie alla riduzione dei costi di manutenzione e alla maggiore affidabilità operativa.

Pianificazione e strategie per un sistema energetico resiliente

Affidarsi a risposte emergenziali non è più sufficiente. Occorre inserire la resilienza climatica come elemento strutturale nella pianificazione nazionale e nei processi decisionali. I decisori politici devono adottare normative che promuovano standard di resilienza, potenziando le capacità di test locali e integrando criteri climatici nei bandi pubblici.

Gli investimenti proattivi risultano più efficaci rispetto ai costi associati ai danni e alle interruzioni del servizio. Un’analisi costi-benefici aiuta, inoltre, a individuare le aree dove le misure preventive garantiscono il maggior ritorno e strumenti come obbligazioni di resilienza e partenariati pubblico-privati possono mobilitare capitali per sostenere questi interventi.

Un approccio olistico deve includere anche la modernizzazione delle reti di trasmissione e distribuzione e l’adozione di tecnologie smart grid. Le risorse energetiche distribuite (DER), come le microreti integrate con sistemi di accumulo, offrono un’ulteriore garanzia di affidabilità, permettendo alle comunità di mantenere l’accesso all’energia anche in caso di crisi. 
In questo contesto, la collaborazione tra governi, imprese e cittadini è essenziale per rendere la resilienza un pilastro della transizione energetica.

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