Verso un futuro eolico offshore: l’Irlanda accelera con un nuovo piano d’azione
Wind Energy Ireland rilancia l'eolico offshore con un nuovo piano per superare i ritardi e valorizzare il potenziale energetico del Paese.

Durante l’Offshore Wind Conference 2025, Wind Energy Ireland ha presentato un nuovo piano d’azione per rilanciare lo sviluppo dell’eolico offshore. L’obiettivo è colmare i ritardi accumulati e rafforzare un settore strategico per la sicurezza energetica nazionale.
Già leader nell’eolico onshore, l’Irlanda si distingue anche per l’adozione di soluzioni innovative nella gestione di reti elettriche non interconnesse, guardando anche al mare aperto per incrementare la produzione rinnovabile e stimolare la crescita economica.
L’innovazione irlandese nella gestione dell’energia eolica
L’Irlanda ha già raggiunto risultati di rilievo nell’integrazione di fonti rinnovabili nel mix energetico. Oggi l’energia eolica copre il 33% del fabbisogno elettrico nazionale, il secondo dato più alto in Europa dopo la Danimarca.
Tuttavia, la rete irlandese è in gran parte isolata rispetto a quella dell’UE: ad eccezione di 3 interconnettori con il Regno Unito e del futuro collegamento con la Francia (il Celtic Interconnector da 700 MW previsto per il 2027), il sistema elettrico nazionale opera quasi in autonomia.
Questo ha spinto il Paese a investire in tecnologie e metodologie avanzate per mantenere stabile la rete in presenza di elevate percentuali di generazione non sincrona, come quella eolica o solare. Grazie al programma DS3 di EirGrid, l’Irlanda ha sviluppato sistemi di supporto alla rete all’avanguardia, che premiano l’inerzia elettrica e la risposta rapida in frequenza.
L’adozione di condensatori sincronizzati è consentita di ridurre la dipendenza dalle centrali tradizionali, aprendo la strada verso un’integrazione sempre più massiccia delle rinnovabili nel sistema elettrico nazionale.
Eolico offshore: obiettivi ambiziosi e ostacoli da superare
Attualmente, l’eolico offshore irlandese è ancora agli albori: solo 25 MW di capacità operativa in mare, in un singolo impianto attivo dal 2004. Ma lo scenario è destinato a cambiare rapidamente. Il governo punta a raggiungere 5 GW di capacità entro il 2030, 20 GW nel 2040 e 37 GW entro il 2050, con un impatto economico stimato in almeno 38 miliardi di euro.
Per raggiungere questi traduardi, nel 2023 l’Irlanda ha assegnato 3,1 GW a 4 progetti nell’ambito dell’asta ORESS 1, di cui 3 sono attualmente in fase di pianificazione. A novembre 2025 sarà messo all’asta il primo dei nuovi siti individuati nel South Coast Designated Maritime Area Plan, con una capacità prevista di 900 MW.
Tuttavia, la mancanza di infrastrutture portuali, i ritardi autorizzativi e l’incertezza normativa minacciano il raggiungimento degli obiettivi 2030. Il nuovo piano d’azione lanciato da Wind Energy Ireland mira a invertire questa tendenza, identificando 4 priorità strategiche: portare a termine i progetti ORESS 1, valorizzare i nuovi siti nel Sud, pianificare lo sviluppo di impianti offshore fissi e galleggianti, e investire in porti e rei. Solo un intervento strutturato e coordinatore potrà rilanciare l’eolico offshore irlandese.
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