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06.06.2025

Energia globale: investimenti a quota record, spinta sul solare e sulla transizione elettrica

Nel 2025 gli investimenti globali in energia raggiungeranno il record di 3,3 trilioni di dollari. Cina in testa, boom del fotovoltaico, reti elettriche in ritardo e forti squilibri regionali.

Nel 2025 gli investimenti globali in energia toccheranno quota 2,2 trilioni di dollari, nonostante un contesto geopolitico ed economico complesso. A trainare questa crescita sono soprattutto le tecnologie per l’energia pulita, che attirano ormai il doppio dei capitali rispetto ai combustibili fossili.

È quanto emerge dalla nuova edizione del rapporto World Energy Investment dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). La Cina consolida la propria posizione di primo investitore mondiale, mentre il fotovoltaico diventa il segmento che assorbe più capitali a livello globale.

Tuttavia, permangono criticità: il ritardo negli investimenti sulle reti elettriche e i divari ancora aperti nei Paesi emergenti.

La Cina guida la transizione, il fotovoltaico domina il panorama degli investimenti

Secondo il rapporto, quest’anno gli investimenti in tecnologie pulite – tra cui rinnovabili, nucleare, reti, stoccaggio e combustibili a basse emissioni – toccheranno quota 2,2 trilioni di dollari. La Cina si conferma leader, con una spesa in energia pulita che oggi rappresenta quasi un terzo della spesa globale, in forte crescita rispetto al 25% di 10 anni fa.

Il solare fotovoltaico è la tecnologia che attrae più capitali: si prevede che nel 2025 gli investimenti raggiungeranno i 450 miliardi di dollari. In forte crescita anche i sistemi di accumulo a batteria (oltre 65 miliardi di dollari) e il nucleare (+50% negli ultimi 5 anni).

Tuttavia, il carbone resta ancora presente: solo nel 2024 la Cina ha autorizzato quasi 100 GW di nuove centrali a carbone. Si delinea così un quadro globale in cui l’elettrificazione avanza, ma senza un completo disimpegno dai combustibili fossili.

La disomogeneità tra le aree geografiche

Nonostante l’aumento degli investimenti per la generazione elettrica, le reti restano un anello debole della transizione. Oggi gli investimenti sulle reti sono pari a 400 miliardi di dollaril’anno, ma per garantire la sicurezza elettrica dovrebbero raggiungere la parità con quelli sulla generazione entro il prossimo decennio.

Le lunghe autorizzazioni e i problemi nelle filiere di trasformatori e cavi rallentano però il progresso. Sul fronte globale, permanente un forte squilibrio: in Africa, che ospita il 20% della popolazione mondiale, gli investimenti in energia pulita rappresentano appena il 2% di quelli globali.

Il rapporto evidenzia la necessità di rafforzare la finanza pubblica internazionale per mobilitare maggiori risorse nei Paesi emergenti. Intanto, nel comparto oil & gas, si attende un primo calo degli investimenti upstream dal 2020, mentre il settore del GNL è in forte espansione, con una crescita di capacità senza precedenti attesa tra il 2026 e il 2028.

Scarica il rapporto completo dell'IEA!

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IEA Report
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