Report Superbonus 110: ufficialmente superate le 122.000 asseverazioni (di cui più del 27% solo in Lombardia e Veneto)
Pubblicati i dati mensili ENEA sull’utilizzo del Superbonus 110: al 28 febbraio registrate 122.548 asseverazioni. Continuano a primeggiare gli edifici unifamiliari, seguiti dalle unità funzionalmente indipendenti e dai condomini

Come ogni mese a partire da settembre 2021, l’ENEA ha reso noti i dati aggiornati al 28 febbraio 2022 sul Superbonus 110%, raggruppati in diverse tabelle che contengono i dati nazionali, i dettagli per ciascuna Regione e un riepilogo finale con i dati sul numero delle asseverazioni caricate sulla piattaforma dedicata, sul valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione e sui i valori assoluti e percentuali dei lavori attualmente realizzati.
Osservando il documento, si nota che anche nella prima parte di quest’anno, la percentuale di lavori finora realizzati rimane stabile intorno al 69%, come riportato nei precedenti resoconti contenenti i dati relativi all’utilizzo del Superbonus negli ultimi mesi del 2021.
Confrontando i dati attualmente disponibili per il 2022 con quelli relativi allo scorso mese, è chiaro che il numero delle asseverazioni è aumentato, passando a più di 107.000 a fine gennaio e oltre le 122.000 a fine febbraio.
Per quanto riguarda le diverse tipologie di edifici che richiedono di accedere alle agevolazioni previste dal Superbonus 110%, la situazione rimane pressoché invariata rispetto ai mesi precedenti. I condomini continuano a essere quelli in cui viene richiesto meno (15,5% del totale degli edifici), le unità funzionalmente indipendenti continuano ad attestarsi intorno al 32%, mentre gli edifici unifamiliari predominano ancora rappresentando più della metà degli edifici del totale nazionale.
Anche i dati sull’investimento medio per tipologia di edificio non si discostano da quelli precedenti: per i condomini continuano ad essere spesi circa 538.000 euro, per gli edifici unifamiliari 110.000 euro e per le unità funzionalmente indipendenti poco più di 95.000 euro.
Le regioni in cui viene registrato il numero più alto di asseverazioni sono tendenzialmente quelle più vaste e popolose del centro-nord, ossia la Lombardia (18.740), il Veneto (15.709), il Lazio (10.740) e l’Emilia-Romagna (10.255). A margine della classifica rimangono invece la Valle d’Aosta (311), Molise (702), Basilicata (1.271) e Liguria (1.271).
Le novità 2022 per il Superbonus 110: nuove tempistiche e vincoli per la cessione del credito
Come noto, i lavori per l’efficientamento energetico e la ristrutturazione edilizia previsti dal Superbonus dovranno però fare i conti con le disposizioni contenute all’interno della Legge di Bilancio 2022 e dai successivi decreti, che hanno apportato diverse novità per i bonus per l’edilizia, soprattutto per il Superbonus 110 e le relative scadenze, e per la fruizione delle detrazioni previste.
Per gli interventi effettuati nei condomini il Superbonus spetterà per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, dopodiché, per quelle sostenute nel 2024 la detrazione verrà ridotta al 70% e nel 2025 al 65%. Per i lavori realizzati negli edifici unifamiliari, l’agevolazione al 110% sarà valido fino al 31 dicembre 2022, però ad una condizione: almeno il 30% dei lavori infatti, deve essere terminato entro il 30 giugno 2022.
È stata prorogata la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta fino al 31 dicembre 2025 per chi usufruisce del Superbonus 110, ed è stato introdotto l’obbligo sia del visto di conformità che dell’asseverazione della congruità di prezzi.
Per quanto riguarda la tanto discussa cessione del credito, per contrastare le frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, inizialmente il Decreto Sostegni-ter aveva escluso la possibilità delle cessioni multiple, ma il Decreto legge 13/2022 ha di fatto stabilito che il numero massimo consentito di cessioni sarà di 3, a patto che i due ulteriori siano a favore di banche o intermediari finanziari autorizzati.
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