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01.02.2024

Appello dei leader UE: il ritardo nel Piano d’azione per le pompe di calore mette a rischio investimenti e indipendenza energetica

La lettera inviata alla presidente della Commissione Europea sottolinea l’impellente necessità di attuare il Piano d’azione dedicato alle pompe di calore

Più di 60 amministratori delegati del settore delle pompe di calore hanno lanciato un allarme in merito alle potenziali conseguenze economiche e occupazionali di un ritardo nell’attuazione del piano d’azione dell’Unione Europea dedicato a questa tecnologia chiave per l’indipendenza energetica del continente.

In una lettera indirizzata alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, i leader hanno sottolineato che qualsiasi ritardo metterebbe in pericolo gli investimenti previsti per circa 7 miliardi di euro nel periodo 2022-2025, un capitale vitale per sostenere l’espansione e l’innovazione in un’industria che conta già oltre 160.000 posti di lavoro in Europa e che presenta ampie opportunità di crescita.

 

L’industria delle pompe di calore si trova di fronte a una situazione critica

L’industria delle pompe di calore, riconosciuta dalla Commissione Europea come fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di indipendenza energetica dell’Europa delineati dal REPowerEU e nel Green Deal, si trova ora di fronte a una situazione critica.

La pubblicazione del piano d’azione dell’UE, inizialmente prevista per l’inizio del 2024, avrebbe dovuto offrire un supporto concreto per massimizzare il potenziale del settore. Tuttavia, i recenti sviluppi politici e la diminuzione dei prezzi del gas hanno portato alla diminuzione della fiducia dei consumatori e degli investitori, causando una probabile flessione nelle vendite di pompe di calore entro la fine del 2024.

Il contesto internazionale vede Paesi come gli Stati Uniti e diverse Nazioni asiatiche intensificare il supporto a questa tecnologica, rendendo ancora più urgente per l’UE agire per non perdere terreno nella corsa verso un futuro energetico più sostenibile e indipendente.

 

Il piano d’azione dell’UE deve fornire linee guida politiche chiare

La richiesta dei leader risulta, quindi, estremamente chiara: il piano d’azione dell’UE per le pompe di calore deve essere rilasciato senza ulteriori indugi, fornendo linee guida politiche chiare e incentivando l’accessibilità economica delle pompe di calore, per rafforzare la fiducia dell’industria e dei consumatori e capitalizzare sugli investimenti già effettuati.

Martin Forsèn, presidente dell’Associazione Europea delle Pompe di Calore, ha enfatizzato l’importanza di un mercato delle pompe di calore forte per l’Europa, evidenziando i benefici in termini di leadership industriale, creazione di posti di lavoro, decarbonizzazione e protezione contro la volatilità dei prezzi del gas.

Ha criticato la decisione della Commissione Europea di rallentare il piano d’azione, definendola contraria alle necessità attuali e puntando ad una rapida pubblicazione del piano per riallineare l’Europa verso gli obiettivi di indipendenza energetica e competitività a zero emissioni.

La lettera di sollecito inviata alla Commissione Europea si aggiunge a un precedente appello firmato da 19 organizzazioni e ONG, che richiedeva la stessa urgenza nella pubblicazione del piano d’azione per le pompe di calore, sottolineando un consenso trasversale sull’importanza di accelerare il supporto a questa tecnologia essenziale per il futuro energetico sostenibile dell’Europa.

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