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13.02.2024

Net Zero Industry Act: l’obiettivo è di incrementare la capacità installata arrivando a 420 GW entro il 20230

Il Net Zero Industry Act ora prevede criteri di prequalificazione ben definiti

Il 6 febbraio il Parlamento europeo e il Consiglio hanno siglato un’intesa cruciale sul Net Zero Industry Act, segnando un passo avanti significativo verso il consolidamento dell’industria europea delle tecnologie sostenibili.

Questo accordo pone le basi per un futuro in cui l’energia eolica, tra le altre tecnologie pulite, si distingue come un prodotto integralmente europeo, rafforzando così la sovranità e l’indipendenza energetica dell’Europa.

 

Net Zero Industry Act: passare da 220 GW a 420 GW entro il 2030

Il cuore del Net Zero Industry Act risiede nell’innovativa progettazione delle aste per l’energia eolica, che ora enfatizza criteri di prequalificazione ben definiti dalla legge. Questi criteri, che vanno oltre la semplice valutazione economica, intendono privilegiare le offerte che offrono il maggiore beneficio collettivo, segnando una svolta rispetto alle tradizionali aste basate esclusivamente sul costo.

L’obiettivo dell’UE è ambizioso: incrementare la capacità installata di energia eolica dai 220 GW attuali a 420 GW entro il 2030. Tuttavia, le attuali velocità di costruzione delle turbine eoliche coprono solo la metà del fabbisogno previsto, spingendo così la catena di approvvigionamento europea a intensificare i suoi sforzi per colmare tale divario.

In questo senso, il Net Zero Industry Act eleva gli standard di partecipazione alle aste, imponendo criteri di prequalificazione che includono la sicurezza informatica, la responsabilità aziendale e la fattibilità dei progetti. Inoltre, i governi nazionali sono incentivati a favorire offerte che eccellono in sostenibilità, integrazione nel sistema energetico e robustezza della catena di approvvigionamento.

 

Indicizzare i prezzi nelle aste per riflettere costi di produzione

L’iniziativa dell’UE sull’energia eolica del 2023 aveva già delineato 15 azioni immediate per promuovere l’industria eolica europea, tra cui l’adozione di criteri di prequalificazione per le aste eoliche.

La successiva adesione di 26 Stati membri e di oltre 300 entità del settore eolico alla Carta Europea del Vento testimonia un ampio consenso verso questo approccio.

Il Net Zero Industry Act, più concretamente, incoraggia i governi a considerare l’indicizzazione dei prezzi nelle aste, per riflettere eventuali variazioni nei costi di produzione e valutare l’impatto delle offerte negative sullo sviluppo delle energie rinnovabili.

Queste offerte negative, quando illimitate, possono trasferire oneri finanziari aggiuntivi ai consumatori o alla filiera dell’energia eolica, incrementando il rischio di progetto e, di conseguenza, i costi di capitale, specialmente in un contesto di tassi di interesse elevati.

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