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17.01.2022
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Cosa succederà al mercato globale dell’energia elettrica? Le previsioni dell’IEA

La domanda di energia elettrica continuerà ad aumentare, così come le energie rinnovabili: sono queste le principali previsioni elaborate dall’agenzia internazionale dell’energia (IEA) all’interno del suo Electricity Market Report, che analizza domanda, offerta ed emissioni di anidride carbonica nel mercato globale dell’energia elettrica

Dopo un evidente calo nel 2020, dovuto principalmente alle chiusure per contrastare la pandemia, nel 2021 la domanda di energia elettrica ha visto un forte un aumento a livello globale, registrando una crescita annuale del 6%, la più grande mai registrata sia in termini assoluti che in percentuale dal 2010,dopo la crisi finanziaria, con quasi metà dell’aumento di domanda che è arrivato dalla Cina.

I fattori che più hanno inciso sull’aumento di domanda sono stati da un lato la rapida ripresa economica dopo la crisi iniziale causata dallo stop delle attività per far fronte all’emergenza sanitaria in corso, e dall’altro le condizioni metereologiche decisamente più estreme rispetto al 2020, caratterizzate da un inverno più freddo della media, mentre il settore in cui si è registrata una maggiore domanda è stato quello industriale, seguito da quello commerciale e infine da quello residenziale.

In alcuni mercati però, la crescente richiesta di energia elettrica ha superato ampiamente la capacità di fornitura delle principali fonti di elettricità, stressando le catene di approvvigionamento di carbone e gas naturale, e facendo di conseguenza salire i prezzi dell’elettricità all’ingrosso.

Sebbene l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili nello scorso anno sia aumentata del 6%, la domanda di energia elettrica è cresciuta talmente tanto che le rinnovabili non sono state in grado di coprire la quota di approvvigionamento richiesta, e quindi è stato utilizzato il carbone, che ha soddisfatto più della metà dell’aumento della domanda globale di elettricità.

La produzione di elettricità da carbone ha infatti raggiunto il picco storico nel corso del 2021, con una crescita del 9%, mentre la produzione da gas è aumentata del 2% e quella da nucleare del 3,5%. Ma l’incremento dell’uso del carbone e del gas naturale ha portato anche all’aumento delle emissioni di anidride carbonica nel settore dell’energia elettrica, che sono cresciute quasi del 7%, arrivando a livelli record.

L'aumento della domanda di combustibili fossili, combinato con i vincoli di approvvigionamento, ha provocato scarsità e aumenti da capogiro dei costi dell’energia: in Europa infatti i prezzi medi all'ingrosso dell'elettricità nel quarto trimestre del 2021 sono stati più di quattro volte superiori alla media registrata tra il 2015 e il 2020.

Secondo l’Electricity Market Report pubblicato dall’IEA, che raccoglie le previsioni dell’agenzia internazionale dell’energia per domanda, offerta ed emissioni nei mercato globali dell’elettricità, la produzione di combustibili fossili è destinata a ristagnare nei prossimi tre anni, mentre la produzione a gas vedrà un aumento annuo di circa l’1%. E inoltre, tra il 2022 e il 2024 le rinnovabili continueranno a crescere e risponderanno anche all’aumento della domanda di energia, per il quale è previsto una media annuale pari al 2,7%.

Ma è difficile fare previsioni certe con il virus che ancora oggi incide sulle attività economiche e sociali dell’uomo, e che blocca la transizione energetica. Se è vero che l’elettricità è centrale per la vita moderna, occorre tenere presente che l'elettricità pulita è fondamentale per la decarbonizzazione dei sistemi energetici.

"Le emissioni dell'elettricità devono diminuire del 55% entro il 2030 per soddisfare il nostro scenario Net Zero entro il 2050, ma in assenza di un'azione politica importante da parte dei governi, tali emissioni rimarranno allo stesso livello per i prossimi tre anni", ha dichiarato il direttore esecutivo dell'IEA Fatih Birol. “Questo non solo evidenzia quanto siamo attualmente lontani da un percorso verso l’azzeramento delle emissioni entro il 2050, ma sottolinea anche i massicci cambiamenti necessari affinché il settore elettrico svolga il suo ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del sistema energetico”.

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