L’eolico europeo punta al 100% di circolarità: riciclo e riuso delle pale in prima linea
L’industria eolica europea accelera sulla circolarità: pale riutilizzate, riciclate e trasformate in nuovi prodotti per ridurre i rifiuti.

Il settore eolico europeo sta accelerando verso un obiettivo ambizioso: il completo riutilizzo, recupero o riciclo delle pale a fine vita. Questa trasformazione è spinta da un forte impegno industriale, da investimenti in nuove tecnologie e da una visione di lungo termine sulla sostenibilità.
Nonostante le difficoltà legate alla normativa e alla competitività economica delle soluzioni circolari, il comparto continua a innovare, collaborare e costruire una filiera del riciclo sempre più solida.
La recente partecipazione di WIndEurope al Clean Industrial Dialogue dell’UE conferma il ruolo chiave del settore nella transizione ecologica e nella costruzione di un’economia circolare europea.
Riciclo e riutilizzo delle pale: tra innovazione e buone pratiche
Nel 2021 l’industria eolica ha preso un impegno concreto: evitare che le pale dismesse finiscano in discarica, puntando al loro completo riutilizzo, recupero o riciclo. Da allora, le tecnologie per il trattamento dei materiali compositi hanno fatto grandi progressi, consentendo la creazione di nuovi prodotti industriali a partire dai residui delle pale.
Alcune soluzioni già operative includono il co-processing del cemento, che permette di recuperare energia e materiali riducendo le emissioni di CO2, oppure il riutilizzo creativo delle pale per infrastrutture urbane, come ponti, arredi e aree gioco. Progetti già attivi in Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Spagna dimostrano che è possibile dare nuova vita ai materiali prima che la piena riciclabilità diventi standard di settore.
Tuttavia, il costo delle tecnologie più avanzate e l’assenza di una normativa armonizzata rappresentano ancora ostacoli significativi. Il settore, però, non si ferma: attraverso collaborazioni intersettoriali e iniziative pilota, sta tracciando una rotta verso una gestione sostenibile del fine vita.
Sfide normative e aumento dei rifiuti: la risposta dell’industria
Nei prossimi anni, il numero di pale eoliche dismesse aumenterà notevolmente: entro il 2030 si stima che in Europa verranno smaltite circa 14.000 pale, pari a oltre 50.000 tonnellate di materiale. Per affrontare questa crescita, il settore sta investendo in nuovi impianti di riciclo in diversi Paesi, tra cui Francia, Spagna e Paesi Bassi.
Allo stesso tempo, permane una criticità fondamentale: l’assenza di codici specifici per i rifiuti eolici e una classificazione chiara a livello europeo. Oggi le pale dismesse vengono spesso assimilate ai rifiuti edili generici, ostacolando la raccolta e il corretto trattamento.
WindEurope ha, quindi, ribadito l’urgenza di trasformare le direttive europee in regolamenti vincolanti, oltre a proporre un sistema volontario di monitoraggio del flusso di rifiuti eolici. L’obiettivo è duplice: garantire trasparenza e preparare la transizione con investimenti, iniziative e una forte spinta alla collaborazione tra stakeholder. La conferenza WindEurope EoLIS, in programma a Lisbona il 20-21 novembre, sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e presentare nuove soluzioni circolari per l’eolico europeo.
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