Fotovoltaico: nel 2025 rallenta il residenziale, ma cresce lo storage nei settori C&I e utility scale
Italia Solare segnala 1,4 GW di FV e 635 MWh di storage nel Q1 2025. Crescono gli accumuli C&I, rallenta il residenziale post-Superbonus.

Nel primo trimestre del 2025, secondo i dati pubblicati da Italia Solare, Associazione di riferimento nel settore dell'energia solare, il fotovoltaico ha registrato una nuova potenza connessa pari a 1,4 GW, accompagnata da 635 MWh di sistemi di accumulo. Se da un lato il comparto residenziale mostra segnali di stabilizzazione dopo la fine del Superbonus, dall’altro crescono con decisione gli investimenti in sistemi di accumulo per gli impianti commerciali, industriali e utility scale.
Un trend che riflette l’evoluzione strutturale del settore energetico e l’aumento della consapevolezza sull’autoconsumo e sulla flessibilità delle reti.
Energia solare: rallenta il residenziale, con 341 MW connessi
Nel segmento residenziale, il 2025 si apre con una flessione delle nuove installazioni rispetto al 2024: 341 MW connessi nel primo trimestre, pari al 24% della nuova potenza totale.
Il rallentamento, che segue il picco legato agli incentivi del Superbonus, segna un ritorno a volumi più stabili, sostenuti da una domanda ancora solida.
Le connessioni mensili tra agosto 2024 e marzo 2025 si attestano tra i 100 e i 120 MW, ben lontane dai picchi del 2023, ma comunque 5 volte superiori rispetto al 2020. Secondo Italia Solare, oggi, circa il 10% delle abitazioni italiane è dotato di un impianto fotovoltaico, con una penetrazione degli accumuli che raggiunge il 42% nel segmento sotto i 20 KW.
Un risultato che conferma l’interesse costante degli utenti, favorito dalla riduzione dei costi degli impianti, dall’attenzione crescente all’autoconsumo e da una maggiore maturità tecnologica del mercato. Il presidente di Italia Solare Paolo Rocco Viscontini sottolinea l’importanza di mantenere il livello di detrazione al 50% per sostenere il settore e consolidare il trend positivo in atto, evitando il previsto taglio al 36% nel 2026.
C&I e utility scale: accelerazione dell’accumulo, domanda trainata dalla flessibilità
I dati evidenziano un andamento più dinamico nei comparti commerciale, industriale e utility scale, dove la transizione energetica trova nuovi impulsi grazie agli accumuli. Nel primo trimestre 2025 il settore C&I ha connesso 407 MW, con oltre 3000 impianti, mentre i grandi impianti sopra 1 MW hanno raggiunto i 684 MW.
A fronte di una lieve flessione nel numero di impianti utility-scale, la potenza media per installazione è aumentata, confermando un’evoluzione progettuale verso soluzioni più efficienti e strategiche.
Anche lo storage mostra segnali positivi: mentre il residenziale cala del 49% rispetto al primo quadrimestre del 2024, i sistemi di accumulo per C&I crescono del 35%, con 949 unità per 43 MWh. Sul fronte stand-alone si registrano 138 MWh connessi nei primi 3 mesi dell’anno.
Italia Solare evidenzia come la maturazione industriale del comparto storage e la sua estensione ai mercati dell’energia e dei servizi rendano sempre più necessaria un’evoluzione normativa che permetta ai DSO di integrare la flessibilità distribuita.
In questo contesto Lazio, Lombardia e Puglia guidano la crescita, mentre Basilicata, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia si distinguono per potenza installata pro capite.
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