La Commissione Europea conferma l’obiettivo di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040: il ruolo cruciale delle pompe di calore
La Commissione Europea propone una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040, con le pompe di calore come tecnologia chiave. L'Italia è chiamata a implementare politiche efficaci per favorire la loro diffusione.
Il 2 luglio 2025, la Commissione Europea ha proposto un emendamento alla Legge Climatica dell’UE, fissando l’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.
Questa iniziativa mira a rafforzare la competitività industriale, ridurre le bollette energetiche e accelerare la transizione verso la neutralità climatica entro il 2050. Le pompe di calore sono identificate come una delle tecnologie chiave per raggiungere questo traguardo, grazie alla loro capacità di decarbonizzare il riscaldamento e il raffrescamento in edifici e industrie.
Il ruolo centrale delle pompe di calore nella strategia europea
Le pompe di calore rappresentano una tecnologia matura e scalabile, fondamentale per la decarbonizzazione del settore edilizio e industriale. Attualmente, supportano oltre 433.000 posti di lavoro in circa 300 siti produttivi in Europa, con il 73% delle unità vendute prodotte localmente.
Se solo il 7% in più delle abitazioni europee adottasse questa tecnologia, si potrebbero risparmiare annualmente 5,4 miliardi di euro, precedentemente spesi per l’acquisto di gas russo per il riscaldamento domestico e dell’acqua. Per realizzare questo potenziale, è necessario correggere il rapporto prezzo elettricità/gas, rafforzare la certezza normativa e ampliare gli incentivi per l’adozione delle pompe di calore.
Implicazioni per l’Italia e necessità di politiche mirate
In Italia, le pompe di calore rappresentano una soluzione strategica per ridurre le emissioni nel settore residenziale e industriale. Tuttavia, per massimizzare il loro impatto, è essenziale implementare politiche nazionali che favoriscano la loro diffusione.
Ciò include incentivi fiscali, semplificazione delle procedure autorizzative e investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare l’efficienza e la competitività delle pompe di calore prodotte localmente.
Inoltre, è fondamentale promuovere la formazione di professionisti qualificati e sensibilizzare i cittadini su benefici ambientali ed economici derivanti dall’adozione di questa tecnologia.
