Approvati due nuovi impianti rinnovabili in Toscana: geotermico ed eolico produrranno 160 GWh all’anno, riducendo di 40 mila tonnellate la CO2
La nuova centrale geotermica verrà costruita ad Abbadia San Salvatore (SI) e si servirà di un impianto di tipo binario, mentre l’impianto eolico sarà ubicato in Mugello e avrà una potenza installata di 29,6 MW

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha finalmente concesso la propria approvazione per l’installazione di due impianti rinnovabili in Toscana che già da tempo avevano ricevuto l’autorizzazione della Regione.
Il nuovo impianto geotermico progettato da Sorgenia sarà ubicato nel Comune di Abbadia San Salvatore (SI), mentre il parco eolico proposto da Agsm denominato “Monte Giogo di Villore” sarà localizzato nei comuni di Vicchio (FI) e Dicomano (FI), nella zona del Mugello.
La centrale geotermica approvata dal Consiglio dei Ministri utilizzerà una tecnologia diversa rispetto a quella “flash”, basata sui fluidi geotermici ad alta entalpia, poiché farà uso di un diverso fluido geotermico caratterizzato da una media entalpica di 160°C e da un impianto di tipo binario.
Tali impianti utilizzano la tecnologia Organic Rankine Cycle (ORC) che consente di non emettere alcuna emissione in atmosfera grazie all’impiego di uno scambiatore di calore e alla totale reiniezione del fluido geotermico nel sottosuolo.
La centrale geotermica raggiunge una potenza installata pari a 9,999MW e sarà in grado di generare una quantità di energia sufficiente a rispondere alla domanda di circa 32.000 famiglie toscane, generando circa 80 GWh l’anno e incentivando l’insediamento di filiere produttive grazie al calore generato dall’impianto.
In Mugello, sulla zona più elevata degli Appennini toscani che si trova a circa 10 km dai Comuni di Vicchio e Dicomano, verrà installato un parco eolico caratterizzato da una potenza installata di 29,6 MW. L'impianto da 35 milioni di euro sarà in grado di generare 80 GWh di energia elettrica all’anno, l’equivalente dell’elettricità consumata da 100mila persone, facendo risparmiare quasi 16 metri cubi di gas fossile e l’emissione di circa 40 mila tonnellate di CO2.
Complessivamente i progetti saranno in grado di fornire elettricità sufficiente a soddisfare la richiesta di circa 200.000 persone, risparmiando l’emissione di 40 mila tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera e il consumo di 32 milioni di metri cubi di gas fossile altamente inquinante.
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