Eolico galleggiante al largo della Sardegna: inizia l’iter autorizzativo per un impianto da 975 MW
Si chiama Tibula Energia l’impianto eolico galleggiante che a breve richiederà autorizzazione al Ministero della Transizione Ecologica
Nel nord-est della Sardegna potrebbero essere installate 62 turbine eoliche galleggianti: saranno sufficientemente distati dalla costa da essere pressoché invisibili all’occhio umano.
Il progetto Tibula Energia di Falck Renewables e BlueFloat Energy è in questi giorni al centro degli incontri tra le aziende promotrici e le amministrazioni locali, che stanno valutando il valore della proposta e collaborando per migliorarla, prima dell’avvio del procedimento autorizzativo ministeriale.
L’impianto proposto comprende 62 turbine eoliche galleggianti, posizionate tra 25 e 40 km dalla costa del nord-est dell’isola, al di fuori dalla acque territoriali.
La capacità installata sarebbe di 975 MW per un produzione attesa di oltre 3,4 TWh all’anno, sufficienti a coprire il consumo elettrico di 900.000 utenze domestiche e a risparmiare l’emissione di 1,6 milioni di tonnellate di CO2.
Tra i vantaggi che i due partner attribuiscono al progetto Tibula Energia si contano:
- la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro (fino a 3200 per le fasi di fabbricazione e oltre 180 per la manutenzione successiva),
- lo sviluppo di nuove competenze e professionalità sulle più avanzate tecnologie energetiche, utili tra l’altro ad attrarre talenti nel territorio,
- collaborazioni per l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo con le Università della Sardegna, i centri di ricerca e i Parchi tecnologici regionali.
- lo stimolo alle imprese locali, dato che il progetto prediligerà la filiera corta, quindi la prossimità delle forniture e le imprese locali.
- lo sviluppo dei porti, che fungeranno da snodo fondamentale tutte le fasi del progetto, dall’assemblaggio alla gestione, fino anche alla manutenzione.
L’iniziativa vuole poi essere particolarmente interessante per le comunità, che dovrebbero essere coinvolte in attività connesse al progetto, come schemi di comproprietà dell’impianto e progetti ideati dalla comunità stessa, che possano stimolare la crescita sostenibile delle realtà locali.
Il progetto Tibula Energia prende forma ora, dopo un lungo lavoro di analisi preliminare, che ha valutato gli elementi distintivi e gli impatti reali previsti. La richiesta di concessione demaniale marittima è stata depositata lo scorso 6 maggio, mentre si attende nelle prossime settimane l’avvio del procedimento autorizzativo presso il Ministero della Transizione Ecologica, che ci si auspica possa essere portato avanti in modo efficiente ed efficace, così da fare il bene del territorio e della comunità.