Focus Incentivi

29.11.2021
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Anche gli impianti a biomassa tra gli interventi ammessi al Superbonus 110

AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, riporta quanto stabilito dalla risposta data dall’Agenzia delle Entrate ad un condominio che voleva sostituire la vecchia caldaia 

Secondo quanto riportato in un comunicato di AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, l’Agenzia delle Entrate ammette tra gli interventi che possono godere della detrazione al 110% prevista dal Superbonus anche l’installazione di moderne caldaie a biomassa in sostituzione ai vecchi impianti di riscaldamento a gasolio, a patto che sia legata ad un intervento trainante per l’isolamento termico dell’edificio.

L’associazione aveva da tempo posto l’attenzione sulla questione del super incentivo legato agli impianti a biocombustibili, ora risolta grazie alla risposta del fisco ottenuta da un condominio situato nella zona di Cortina d’Ampezzo, che, insieme all’intervento trainante di isolamento esterno sul tetto e sulle pareti del condominio voleva sostituire una vecchia caldaia a gasolio con un impianto centralizzato a pellet per utilizzare biocombustibile a km zero.

Il comma 2-bis dell’art. 14 del decreto n. 63 del 2013, stabilisce infatti che anche i generatori di calore alimentati a biomassa combustibile possono rientrare tra gli interventi di efficientamento energetico che godono degli incentivi secondo lo stesso decreto, e possono dunque essere considerati come un intervento "trainato" nel caso del Superbonus 110.

“Affinché l’incentivo possa raggiungere gli obiettivi del legislatore di contribuire alla ripresa economica del Paese e di incrementare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio privato, era necessario fare chiarezza anche sulla possibilità di abbinare interventi di sostituzione con impianti a biomassa commenta Valter Francescato, Direttore tecnico di AIEL –. La risposta positiva che arriva dall’Agenzia delle Entrate mette un punto fermo sul tema e conferma la bontà della soluzione offerta dal riscaldamento rinnovabile a biomasse, che si rivela ancora più interessante nelle aree interne e montane, dove gli edifici datati ancora alimentati con caldaie a gasolio centralizzate che andrebbero riqualificati sono molto numerosi e dove c’è la possibilità di realizzare filiere corte virtuose che valorizzano al meglio la risorsa legnosa”.

Il condominio in questione potrà quindi sfruttare la detrazione al 110% sia per gli interventi di  coibentazione dell’edificio  che per la sostituzione della caldaia condominiale con una a pellet, per un limite massimo di 30.000 euro di detrazione per ogni unità.

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