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Il teleriscaldamento a biomassa finalmente favorito dal Superbonus 110%
ENEA e MiSE hanno specificato il coefficiente di conversione da applicare alle biomasse che alimentano gli impianti di teleriscaldamento incentivati dal Superbonus 110%

Il Superbonus favorisce il teleriscaldamento e la sostituzione delle fonti fossili con alternative rinnovabili, lo conferma con soddisfazione FIPER condividendo il chiarimento arrivato da ENEA e dal MISE in merito al coefficiente di conversione da attribuire alle biomasse.
La Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili aveva contattato ENEA il 22 ottobre 2020 con una richiesta di chiarimento, nella quale domandava quale fosse il valore del coefficiente da utilizzare per la conversione delle biomasse utilizzate per la produzione di energia termica veicolata attraverso reti di teleriscaldamento, per poter accedere al Superbonus al 110%.
FIPER, nella richiesta di chiarimento, aveva avanzato l’idea che a questo fine potesse essere applicato il fattore di conversione presentato alla Tabella 1 del Decreto Ministeriale 26 giugno 2015: da cui si ricava che l’operatore del teleriscaldamento a biomassa dovrebbe applicare un coefficiente fp=0,3.
Si tratta di un chiarimento tanto semplice quanto fondamentale per poter interpretare il punto 10.4 del Decreto “Asseverazioni” che è stato pubblicato con la Gazzetta Ufficiale n.246 del 5 ottobre scorso.
ENEA, quindi, sentito il MiSE, ha risposto al dubbio FIPER confermando la lettura normativa prospettata dalla Federazione. Il coefficiente da applicare rimane quindi quello presentato dalla comunicazione del 2016.
È stato inoltre specificato che i contenuti al punto 10.4 all’allegato A del DM Requisiti Ecobonus, richiamando tra l’altro i contenuti del Decreto Rilancio, intendono favorire la sostituzione di energia primaria non rinnovabile con alternative FER.
Walter Righini, Presidente della Federazione, ha colto l’occasione per commentare la risposta giunta da ENEA al quesito FIPER: “La risposta fornita da ENEA in collaborazione con il MiSE va nella direzione di favorire fattivamente il teleriscaldamento efficiente e la sostituzione dei combustibili fossili con le fonti rinnovabili presenti sul territorio. Un ringraziamento per la tempestiva risposta che chiarisce ogni dubbio interpretativo per gli operatori di teleriscaldamento a biomassa, per i certificatori e gli asseveratori”.
La Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili aveva contattato ENEA il 22 ottobre 2020 con una richiesta di chiarimento, nella quale domandava quale fosse il valore del coefficiente da utilizzare per la conversione delle biomasse utilizzate per la produzione di energia termica veicolata attraverso reti di teleriscaldamento, per poter accedere al Superbonus al 110%.
FIPER, nella richiesta di chiarimento, aveva avanzato l’idea che a questo fine potesse essere applicato il fattore di conversione presentato alla Tabella 1 del Decreto Ministeriale 26 giugno 2015: da cui si ricava che l’operatore del teleriscaldamento a biomassa dovrebbe applicare un coefficiente fp=0,3.
Si tratta di un chiarimento tanto semplice quanto fondamentale per poter interpretare il punto 10.4 del Decreto “Asseverazioni” che è stato pubblicato con la Gazzetta Ufficiale n.246 del 5 ottobre scorso.
ENEA, quindi, sentito il MiSE, ha risposto al dubbio FIPER confermando la lettura normativa prospettata dalla Federazione. Il coefficiente da applicare rimane quindi quello presentato dalla comunicazione del 2016.
È stato inoltre specificato che i contenuti al punto 10.4 all’allegato A del DM Requisiti Ecobonus, richiamando tra l’altro i contenuti del Decreto Rilancio, intendono favorire la sostituzione di energia primaria non rinnovabile con alternative FER.
Walter Righini, Presidente della Federazione, ha colto l’occasione per commentare la risposta giunta da ENEA al quesito FIPER: “La risposta fornita da ENEA in collaborazione con il MiSE va nella direzione di favorire fattivamente il teleriscaldamento efficiente e la sostituzione dei combustibili fossili con le fonti rinnovabili presenti sul territorio. Un ringraziamento per la tempestiva risposta che chiarisce ogni dubbio interpretativo per gli operatori di teleriscaldamento a biomassa, per i certificatori e gli asseveratori”.