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08.11.2022

GSE, impatto occupazionale delle rinnovabili termiche: 29 mila unità lavorative nel 2021

Pubblicato il monitoraggio degli impatti economici e occupazionali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Il settore termico contribuisce per 4,8 miliardi di euro. Buoni i dati anche sul biometano che nel 2021 ha attivato oltre 1700 unità di lavoro

GSE presenta il monitoraggio degli impatti economici e occupazionali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, studiando l’andamento in merito a spese e unità lavorative nel settore energetico.

Il modello si basa sulle matrici delle interdipendenze settoriali; rilevanti sono i dati in merito al Valore Aggiunto, ovvero alla crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi, e all’Unità di Lavoro (ULA), ossia la quantità di lavoro prestato nell’anno da un occupato a tempo pieno.

 

Il settore termico

Per quanto riguarda il settore termico, GSE prende in considerazione il periodo dal 2016 al 2021 per studiare l’andamento delle spese, le quali si sono mantenute piuttosto costanti e ammontano a 5,5 miliardi di euro. In buona parte si possono ricondurre a stufe, termocamini a legna e pompe di calore. Ragionando sul Valore Aggiunto e sulle occupazioni, le rinnovabili nel settore termico all’anno 2021 contribuiscono per circa 4,8 miliardi di euro di Valore Aggiunto.

A proposito dell’occupazione, nel 2021, gli andamenti occupazionali diretti e indiretti con riferimento alla costruzione e installazione dei nuovi impianti ammontano a circa 29 mila Unità lavorative dirette e indirette.

 

Biometano ed efficienza energetica

Nel 2021, gli investimenti in nuovi impianti per la produzione di biometano ammontano a oltre 260 milioni di euro, con un calo rispetto al 2020, anno nel quale ammontavano a circa 570 milioni di euro.

Una crescita considerevole si può incontrare, invece, nelle spese di esercizio e manutenzione degli impianti a biometano esistenti, le quali sono aumentate fino ad arrivare a circa 170 milioni di euro nel 2021, contro 129 milioni di euro nel 2020.

In merito all’occupazione, riguardo il Valore Aggiunto per l’economia nazionale, il biometano ha contribuito, nel corso del 2021, per circa 300 milioni di euro. Gli occupati permanenti diretti e indiretti (legati pertanto alla gestione e manutenzione degli impianti esistenti), nel periodo di monitoraggio considerato, sono passati da circa 100 ULA nel 2019 a circa 400 ULA nel 2021.

La costruzione, progettazione e installazione dei nuovi impianti nel 2021 si ritiene abbia attivato un’occupazione temporanea corrispondente a oltre 1700 unità di lavoro dirette e indirette. In merito all’efficienza energetica tra il 2018 e il 2021 gli investimenti realizzati dalla PA grazie al meccanismo del Conto Termico sono triplicati, passando da 60 milioni nel 2018 a 185 mln nel 2021. Il principale apporto è fornito dall’Ecobonus. Nel 2021, rispetto agli anni precedenti, crescono il contributo dato dal Conto Termico e quello attribuibile ai Titoli di Efficienza Energetica.

Puoi trovare il monitoraggio completo scaricando il documento in allegato!

Documentazione disponibile

Monitoraggio GSE occupazione
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