Efficienza energetica come leva strategica: la conferenza IEA 2025 e la dichiarazione di governi e aziende a Bruxelles
Alla conferenza IEA di Bruxelles, 47 governi ribadiscono l'importanza dell'efficienza energetica per sicurezza, competitività e sostenibilità.

Fonte: IEA
Durante la decima Conferenza globale sull’efficienza energetica organizzata dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), oltre 700 rappresentanti di circa 100 Paesi si sono riuniti a Bruxelles per promuovere azioni concrete e condivise a favore dell’efficienza energetica.
Con una dichiarazione firmata da 47 governi, è stato ribadito il ruolo centrale dell’efficienza nei percorsi di decarbonizzazione, sicurezza energetica e competitività economica. L’evento, co-presieduto dal Direttore Esecutivo dell’IEA Fatih Birol e dal Commissario europeo Dan Jørgensen, ha evidenziato la necessità di accelerare le politiche e l’adozione di tecnologie innovative, in linea con gli obiettivi stabiliti durante la COP28.
Efficienza energetica: un impegno condiviso tra governi e imprese
La dichiarazione congiunta sottoscritta dai governi durante la Conferenza globale dell’IEA riconosce l’efficienza energetica come uno strumento trasversale per affrontare contemporaneamente sicurezza energetica, competitività industriale e sostenibilità ambientale.
Dopo l’accordo alla COP28 per raddoppiare i progressi sull’efficienza entro il 2030, i firmatari hanno ribadito l’urgenza di agire attraverso strategie nazionali coordinate, politiche efficaci e tecnologie evolute.
Le azioni proposte puntano ad assicurare energia accessibile ai cittadini, migliorare la qualità della vita e incentivare la crescita economica, con particolare attenzione all’inclusione sociale. Durante il vertice, è emersa una visione comune sulla necessità di considerare l’efficienza non solo come uno strumento tecnico, ma come il “primo combustibile” per una transizione energetica equa e sostenibile.
In questo senso, l’adozione di pratiche efficienti è vista come una soluzione ad alto impatto per ridurre i costi energetici, minimizzare gli sprechi e aumentare la resilienza dei sistemi energetici nazionali.
Tecnologia, digitalizzazione e centralità delle persone nella transizione
Un altro punto chiave emerso a Bruxelles riguarda la centralità dell’innovazione e della digitalizzazione dei nuovi modelli energetici. I ministri hanno sottolineato come le tecnologie digitali possono abilitare misure di efficienza più efficaci nei settori industriali, residenziali ed elettrici, promuovendo un utilizzo intelligente e sostenibile delle risorse.
L’IEA ha presentato strumenti aggiornati come l’Energy Efficiency Policy Toolkit, oltre ad una nuova analisi sull’impatto dell’efficienza sulla competitività, per guidare i Paesi nelle decisioni strategiche. Al centro del dibattito anche il tema dell’equità: i rappresentanti dei governi si sono impegnati a porre le persone al centro della transizione energetica, promuovendo politiche che non lascino indietro nessuno.
Un’energia più efficiente deve essere sinonimo di miglioramento delle condizioni di vita, accessibilità economica e riduzione delle disuguaglianze. L’efficienza, dunque, si afferma come un pilastro della transizione ecologica, capace di coniugare sviluppo tecnologico, giustizia sociale e sostenibilità.
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