COP30: efficienza energetica e tecnologie impiantistiche al banco di prova
Alla COP30 emerge la necessità di dare priorità all’efficienza energetica negli edifici e negli impianti tecnici. Per il settore HVAC-R questo significa nuove esigenze progettuali e operative.
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Alla COP30, svoltasi a Belém, è apparso con forza un messaggio chiaro: l’efficienza energetica non è più un’opzione, ma una componente fondamentale di ogni strategia di decarbonizzazione. Un report presentato durante i lavori ha sottolineato che le emissioni legate ai sistemi di raffrescamento potrebbero raddoppiare entro il 2050, se non si interviene per migliorare progettazione, tecnologie e consumi.
Mentre la produzione di energia rinnovabile continua ad avanzare, il gap tra generazione pulita e domanda efficiente rimane una delle sfide più rilevanti emerse nei primi giorni del summit.
I temi caldi della prima settimana e le attese per la seconda
Tra i principali argomenti discussi nella prima parte della COP30 spiccano la necessità di triplicare la generazione rinnovabile e di raddoppiare i miglioramenti di efficienza energetica entro il 2030.
I lavori hanno inoltre evidenziato che i negoziati stanno passando dalla fase tecnica a quella politica, con delegazioni che preparano “pacchetti” negoziali atti a dare attuazione alle promesse.
Per gli operatori del settore impiantistico, questo significa che l’attenzione non è solo sulla produzione di energia pulita, ma anche — e forse sopratutto — sul come si consuma quell’energia nei sistemi reali.
La seconda settimana sarà decisiva: si attendono decisioni concrete sul finanziamento della transizione, sulla giustizia energetica, sulla trasparenza dei dati e sull’incremento dell’efficienza nei sistemi termici, frigoriferi e elettrici.
Per il mondo HVAC-R si aprono riflessioni operative: aggiornamento degli impianti, scelta dei refrigeranti, integrazione tra produzione, accumulo e controllo.
Implicazioni per progettisti, installatori e operatori HVAC-R
In questo contesto, il settore della climatizzazione e della refrigerazione assume un ruolo strategico. Gli impianti devono rispondere a nuove esigenze di efficienza, innovazione e integrazione nel sistema energetico.
La COP30 sottolinea che raffrescare senza aumentare le emissioni richiede soluzioni più performanti, sistemi digitalizzati di controllo e un approccio che metta l’efficienza al centro.
Per chi progetta e installa, questo significa anticipare normative e tecnologie, adattarsi a scenari in cui la progettazione impiantistica e l’efficienza diventano leve competitive.
