Come stanno cambiando le politiche globali per la sicurezza energetica
La sicurezza energetica oggi è sempre più complessa: non si tratta solo di scorte e diversificazione, ma anche di resilienza climatica, cybersicurezza e minerali critici. I governi stanno adattando le loro politiche per affrontare un sistema energetico globale interdipendente e vulnerabile.
In un modo sempre più interconnesso e vulnerabile a crisi geopolitiche, cyber attacchi e impatti climatici, la sicurezza energetica è tornata al centro dell’agenda politica. Negli ultimi decenni i governi hanno rafforzato le loro misure per rispondere alle emergenze, diversificare le fonti e migliorare l’efficienza.
Oggi la sfida si amplia: occorre proteggere anche catene di fornitura critiche, minerali strategici e infrastrutture digitali, in uno scenario caratterizzato da crescente complessità e nuovi rischi globali.
Verso una sicurezza energetica sempre più integrata
Le recenti crisi geopolitiche hanno riportato in primo piano la necessità di politiche efficaci per garantire la continuità dell’approvvigionamento energetico. Negli anni successivi alle crisi petrolifere degli anni ’70, i governi hanno introdotto riserve obbligatorie di greggio e piani per ridurre la domanda in situazioni critiche.
Oggi circa il 98% delle importazioni nette mondiali di petrolio è protetto da misure di emergenza. Anche il settore del gas ha visto un incremento significativo di regole per lo stoccaggio e la gestione delle crisi, in particolare nell’ultimo decennio.
L’UE, ad esempio, richiede agli Stati membri di riempire gli impianti di stoccaggio di gas almeno al 90% prima della stagione invernale. Tuttavia, in molte economie emergenti, queste politiche rimangono carenti. Il quadro globale della sicurezza energetica si è quindi evoluto per rispondere a un sistema sempre più interdipendente e soggetto a pressioni esterne.
Diversificazione, efficienza e nuovi rischi: le sfide future
Oltre alle misure di emergenza, il miglioramento dell’efficienza energetica e la diversificazione dei mix sono diventati elementi strutturali delle strategie nazionali. Oggi oltre 130 Paesi dispongono di politiche attive per promuovere un uso più razionale dell’energia, con regolamenti sempre più stringenti su edifici, trasporti e industria.
Parallelamente, le fonti rinnovabili e il nucleare hanno guadagnato un ruolo centrale nelle strategie di diversificazione. Ma la sicurezza energetica non si limita più alle scorte e alla diversificazione. I governi stanno estendendo l’attenzione alla resilienza climatica, alla sicurezza informatica e alla disponibilità dei minerali critici indispensabili per le tecnologie pulite.
Cresce il numero di Paesi con regolamenti per la protezione delle infrastrutture energetiche dai cyber attacchi, mentre il rafforzamento della resilienza ai disastri naturali è diventato una priorità. Questa transizione richiede strumenti politici più sofisticati, in grado di rispondere a rischi nuovi e interconnessi, delineando così una nuova era per la sicurezza energetica globale.
