REDI4Heat: il progetto europeo che accelera la decarbonizzazione degli edifici
REDI4Heat supporta la decarbonizzazione degli edifici europei con strumenti pratici, analisi e formazione per Stati e autorità locali.

Il riscaldamento e il raffrescamento rappresentano oltre il 50% del consumo energetico dell’UE, ma restano fortemente dipendenti dai combustibili fossili. Il progetto REDI4Heat, finanziato dal programma LIFE, nasce per aiutare Stati membri e autorità locali e tradurre le direttive europee in azioni concrete.
Attraverso strumenti digitali, analisi dei Piani nazionali per l’energia e il clima e attività di formazione, REDI4Heat punta a superare le barriere normative e operative che ostacolano la diffusione delle energie rinnovabili del settore edilizio. Il recente webinar del 24 giugno ha fornito un aggiornamento sullo stato dell’arte in Europa e sulle potenzialità delle pompe di calore come leva per la transizione.
5 Paesi a confronto: come avanzano le strategie nazionali
Il webinar REDI4Heat ha messo a confronto le traiettorie di Grecia, Polonia, Portogallo, Croazia e Germania, evidenziando approcci diversificati ma accomunati da una crescente attenzione all’elettrificazione e alle pompe di calore.
La Grecia si distingue per l’ambizione del suo Piano aggiornato, con un target del 72,2% di rinnovabili negli edifici entro il 2030 e un divieto alle nuove caldaie a gasolio dal 2025. Anche la Polonia ha rivisto il rialzo i propri obiettivi, puntando alla graduale eliminazione dei combustibili fossili.
Il Portogallo conferma l’impegno già alto, migliorando l’allineamento con gli obiettivi UE. La Croazia mostra buoni risultati sul consumo energetico, ma resta sotto la media della quota di rinnovabili termiche.
La Germania, nonostante i progressi generali, è in ritardo proprio su questo fronte, con margini di miglioramento significativi.
L’analisi ha evidenziato una maggiore coerenza con le direttive europee rispetto al passato, ma ha anche sottolineato criticità comuni: mancanza di strumenti finanziari efficaci, tempistiche poco chiare per l’eliminazione dei combustibili fossili e un vario persistente tra obiettivi e attuazione pratica.
Strumenti digitali e condivisione delle conoscenze per guidare il cambiamento
Il progetto REDI4Heat non si limita all’analisi: fornisce anche soluzioni operative. La piattaforma Knowledge Sharing Center, presentata durante il webinar da Silvia Remedios (ADENE), mette a disposizione strumenti come il Heat Transition Toolbox e il Policy Tracker, pensati per supportare tecnici, pianificatori e amministratori nella comprensione e applicazione delle normative.
L’approccio è collaborativo: lo scopo è promuovere uno scambio attivo tra attori locali, facilitare l’apprendimento tra pari e rendere replicabili i percorsi di decarbonizzazione. Un esempio concreto è emerso dai workshop condotti in Belgio, Francia e Paesi Bassi, illustrati da Esteban Gas (Solar Heat Europe), che hanno testato gli strumenti in contesti reali.
Nonostante le differenze tra Paesi, sono emersi criticità comuni: mancanza di coordinamento, resistenze culturali e scarsa chiarezza nei processi decisionali. Tuttavia, l’esperienza ha mostrato che un coinvolgimento precoce degli attori locali, accompagnato da linee guida chiare e supporto tecnico costante, può facilitare l’adozione di tecnologie rinnovabili nel riscaldamento e raffrescamento degli edifici.
REDI4Heat si propone così come punto di riferimento per l’attuazione efficace delle direttive europee, colmando il gap tra regolazione e realtà operativa.
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