Trovata l’intesa sul Superbonus, ma bisogna lavorare per dare stabilità e certezze a imprese e professionisti
Sull’approvazione dell’emendamento al decreto “Aiuti bis” arriva il plauso di ANGAISA e ANCE che sottolineano l’importanza di un continuo confronto, anche con il futuro governo, sul mercato dei bonus edilizi
Se il Superbonus 110 è stato in grado di “drogare” il mercato dell’edilizia, nell’ultimo periodo ha cominciato ad attraversare momenti più difficili, sia per le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime (e dei relativi costi sempre più elevati) che per un’instabilità normativa tutta ancora da risolvere.
Un accordo però sembra essere stato approvato: l’emendamento recentemente approvato al decreto “Aiuti bis”, a cui nessuno in Senato si è opposto, dovrebbe far tornare le banche a ricoprire un ruolo di primo piano nel sostegno alle imprese del settore che lavorano con i bonus edilizi. L’accordo prevede che la responsabilità in solido nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus si configuri solo se il concorso nella violazione avviene "con dolo o colpa grave", e inoltre stabilisce che, per i crediti sorti prima della stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, debbano acquisire comunque l'asseverazione ex post.
Ciò non toglie che i settori delle costruzioni, dell’impiantistica e della distribuzione idrotermosanitaria si ritrovano comunque a dover affrontare diversi ostacoli, con un’inflazione che non accenna a fermarsi.
Alla luce di ciò, ANGAISA (Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno) e ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) hanno sottolineato l’importanza del confronto e dell’analisi delle dinamiche di questi mercati, da fare non solo ora ma anche in futuro, come hanno fatto Il Presidente ANGAISA Maurizio Lo Re, il coordinatore della Commissione Relazioni Antonio Miele e il Segretario Generale Corrado Oppizzi ne hanno discusso con la Presidente ANCE Federica Brancaccio e il Direttore Massimiliano Musmeci.
Un ragionamento oggettivamente più che corretto, che permetterà di presentare e affrontare in maniera unita e univoca le questioni legate ai bonus edilizi al prossimo governo.
La priorità è dare stabilità e nuove certezze alle imprese e ai professionisti in merito alla normativa sugli incentivi a cui dovranno fare riferimento, ed è altrettanto importante che i bonus edilizi siano uno strumento efficace e che il sistema edilizio torni ad essere un fattore trainate nell’economia italiana.