Rinunciare definitivamente al carbone: l’impegno dei paesi della COP26
Più di 20 paesi (tra cui l’Italia) firmano una dichiarazione congiunta per l’impegno a ridurre il sostegno all’energia da combustibili fossili

Com’è noto, tra i punti centrali della COP26 primeggia il raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero entro il 2050 e del contenimento dell’innalzamento della temperatura globale a 1,5° come previsto dall’Accordo di Parigi. Ciò che i vertici della conferenza sul clima di Glasgow iniziata il 31 ottobre scorso continuano a chiedere a gran voce ai governi nazionali, alle banche e alle organizzazioni internazionali riuniti è soprattutto di velocizzare la rinuncia al carbone e di puntare sempre più risorse sulle energie rinnovabili, riducendo al contempo la deforestazione e spingendo lo sviluppo e l’utilizzo dei veicoli elettrici.
La prima settimana della COP26 di Glasgow si conclude con un grande accordo: 25 paesi, tra cui anche l’Italia, insieme a diverse istituzioni finanziarie pubbliche, hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a smettere di sostenere economicamente il settore dell’energia a combustibili fossili entro la fine del prossimo anno, concentrandosi sulle energie rinnovabili che abbattano il livello di emissioni inquinanti.
È la prima volta nella storia che viene fissato un termine per un impegno del genere: la fine degli investimenti e dei finanziamenti al carbone significa che ora si potrebbero avere a disposizione 17,8 miliardi di dollari all’anno per sviluppare e potenziale le fonti energetiche rinnovabili, prima utilizzati per i combustibili fossili.
Nonostante negli ultimi anni le centrali a carbone abbiano visto una continua riduzione, durante la prima metà della COP26 venti paesi, tra cui anche alcuni leader del settore, hanno dichiarato l’impegno di non realizzare nuove centrali a carbone.
In questi giorni, in cui si stanno confrontando i governi dei paesi responsabili della maggior parte delle emissioni inquinanti con quelli che invece a causa dei cambiamenti climatici rischiano di scomparire, sono stati annunciati diversi piani economici e finanziamenti, sia pubblici che privati, per rendere le tecnologie rinnovabili più convenienti e per favorire l’utilizzo dell’energia pulita , senza dimenticare l’importanza della transizione energetica dei paesi meno sviluppati.
“Fin dall'inizio della Presidenza del Regno Unito, siamo stati chiari sul fatto che la COP26 deve essere la COP che consegna il carbone alla storia. Con questi impegni ambiziosi a cui assistiamo oggi, la fine dell'energia dal carbone è ormai in vista. Assicurare una coalizione di 190 persone per eliminare gradualmente l'energia a carbone e porre fine al sostegno a nuove centrali elettriche a carbone e la Dichiarazione per una transizione giusta firmata mostrano un vero impegno internazionale a non lasciare indietro nessuna nazione” ha dichiarato il presidente della COP26 Alok Sharma.
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