Focus Mercati

20.09.2021

Nel 2021 le rinnovabili registrano un +34% rispetto al 1° semestre 2020

I dati del sistema Gaudì di Terna presentati all’interno dell’Osservatorio FER di ANIE Rinnovabili
ANIE Rinnovabili ha pubblicato l’Osservatorio FER giugno 2021, il documento che raccoglie, elabora e presenta i dati, provenienti dal sistema Gaudì di Terna, sull’andamento delle rinnovabili in Italia.

Secondo l’analisi, nel 1° semestre 2021 si è registrano un +34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 452 MW, di cui 362 MW nel fotovoltaico, 74 MW nell’eolico e 16 MW nell’idroelettrico. Bene quindi per le rinnovabili che sfruttano l’energia proveniente da sole e aria, che ottengono rispettivamente un +40% e un +75%, mentre l’idroelettrico incassa un grave -59%.

Osservando i dati relativi al 2° trimestre 2020 e 2021, si nota che le nuove installazioni FER hanno portato a 272 MW aggiuntivi, ottenendo in questo anno un +69% rispetto al precedente. Se fotovoltaico ed eolico mantengono buone percentuali, (+47% e +21%), qui l’idroelettrico ha la sua rivincita, in quanto registra un +455%.



Analizzando più a fondo ogni FER, si nota che il fotovoltaico continua a crescere, con 362 MW di potenza connessa al 2021; a livello geografico, le regioni che puntano molto su questa fonte energetica sono Lazio, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Toscana e Veneto, mentre si denota un segno negativo per Sicilia, Molise, Campania e Liguria.

Guardando alla potenza degli impianti, secondo i dati dell’Osservatorio il 35% della capacità totale deriva da installazioni con potenza inferiore ai 10 kW, e attualmente in Italia gli impianti con potenza inferiore a 1 MW sono 11, la maggior parte dei quali sono stati realizzati nel 2° trimestre 2021.

L’eolico vede invece 74 MW di nuova potenza installata nel 2021, con una decrescita rispetto al 2020 in Calabria, Campania e Liguria, mentre prende piede in Puglia, Sicilia e Sardegna: in ciascuna regione infatti sono stati installati nuovi importanti impianti, uno da 28 MW a Foggia, uno da 14,4 MW a Trapani e uno da 6 MW a Sassari.

Anche nel 2° trimestre 2021 la potenza eolica installata aumenta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 51,5 MW distribuiti su 19 nuove installazioni.

Per quanto riguarda l’idroelettrico, nel 1°semestre 2021 sono stati installati 16 MW di nuova potenza connessa: rispetto al 2020 sono in leggero aumento le quote di Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Umbria, mentre invece rallentano Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. È interessante notare che dei 78 nuovi impianti, tutti con potenza inferiore a 1 MW eccetto uno, quasi tutti si trovano al nord Italia.
 
Se guardiamo i dati inerenti al 2021, ossia quelli del primo e del secondo trimestre, si nota che le energie rinnovabili a giugno 2021 hanno ottenuto un +50%, con il fotovoltaico è cresciuto del 39%, l’eolico del 126% e l’idroelettrico del 49%.

Ma, se facciamo il confronto tra l’andamento del 1° semestre 2021 e quello del 2° semestre 2020, lo scenario appare diverso: pur ottenendo un risultato complessivamente positivo (+3,7%), emerge che la crescita di fotovoltaico e idroelettrico è rallentata, registrano rispettivamente un  -1% e un -46%.

Che in Italia non sia del tutto semplice e veloce avviare un progetto per utilizzare le fonti energetiche rinnovabili è cosa ben  nota, ma per raggiungere gli obiettivi a breve e lungo termine stabiliti dall’Unione europea è necessario che l’Italia punti maggiormente sullo sviluppo delle FER e sul mantenimento dell’attuale parco di generazione rinnovabili con attività di revamping e repowering. Ma per fare ciò occorre che il governo e le amministrazioni provvedano a snellire e semplificare le procedure per l’autorizzazione di questi lavori, coniugando le esigenze della transizione energetica con quelle della tutela del paesaggio e del territorio. Una sfida tutt’altro che semplice.