Intervista

Sistemi integrati di piccole dimensioni e Home and Building Automation: il futuro della climatizzazione e del risparmio energetico

Il Percorso Efficienza e innovazione rappresenta, come ogni anno ad MCE, una selezione dei prodotti più interessanti, da un punto di vista tecnologico ed energetico, presenti tra gli stand delle aziende. Tra questi una piccola parte è stata selezionata per entrare a far parte di una mostra, Verso la Classe A, che rappresenta il meglio della tecnologia e che, durante questa edizione, era posizionata all’interno del padiglione 22. Noi di ExpoClima abbiamo intervistato l’arch. Annalisa Galante che, per conto del Politecnico di Milano, ha contribuito ad effettuare questa selezione.

Architetto Galante, ci può dire quali sono le novità più importanti di questa edizione?

«La novità principale riguarda il concetto di sistema integrato, che è diventato compatto: nell’edizione precedente sono stati premiati sistemi composti fisicamente da più elementi separati, che si combinavano tra loro; quest’anno però le aziende hanno presentato dei veri sistemi integrati, che accolgono accumulo, pompa di calore e integrazione con le rinnovabili in uno spazio ridotto, da incasso o da esterno. Anche l’integrazione con le rinnovabili è diventata ormai uno standard.
L’altra novità che ci ha colpito è che i generatori hanno tante tipologie di combustibili mai immaginati prima d’ora, ad esempio abbiamo premiato una caldaia a pellet che funziona anche con gusci di noce: il concetto di combustibile alternativo è ormai davvero alternativo, le aziende stanno facendo tanta ricerca e innovazione sul ventaglio possibile di combustibili, con dei risultati spesso interessanti.
Un’altra novità riguarda la parte elettrica, poco presente nelle altre edizioni: i sistemi di controllo e monitoraggio sono entrati a far parte, quest’anno per la prima volta, di Oltre la classe A. La Home and Building Automation ormai è parte integrante e imprescindibile degli impianti termici».


Prendiamo il caso di una famiglia-tipo che sta mettendo su casa: che tipo di sistema dovrebbero scegliere, non avendo a disposizione grosse cifre?

«Bisogna ampliare la visuale, considerare che l’energia si paga molto cara e si pagherà sempre di più, quindi il concetto di efficienza energetica è importante soprattutto nel lungo periodo. Non si può infatti pensare solo all’investimento iniziale, questo deve essere visto almeno nei primi 5 anni, per ottenere un risparmio negli anni successivi.
Oltre a questo, un sistema che produce acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento necessita di meno manutenzione, perché ho un solo elemento, meno tubature da posare e quindi in generale meno spese.
In fine, integrando anche un sistema di monitoraggio della temperatura si riesce ad avere un risparmio ulteriore fino al 20%.
Quindi l’innovazione e l’eccellenza non vuol dire ‘costa di più’, ma vuol dire maggiore qualità, maggiore controllo e più integrazione.
La cosa che comunque consiglio è scegliere un installatore qualificato che sappia dare i consigli giusti».


MCE ha introdotto quest’anno per la prima volta That’s Smart, un evento dedicato alla Home and Building Automation, cosa c’è di nuovo rispetto a quello che abbiamo visto gli anni scorsi?

«L’introduzione di That’s Smart all’interno di MCE è stata una necessità. Questo perché, se la direzione è quella del risparmio energetico, l’introduzione di sistemi più complessi per la climatizzazione necessita l’utilizzo di sistemi elettronici, che a loro volta saranno sempre più complessi.
Un altro aspetto importante è che l’efficienza energetica deve essere misurata, per comunicare all’utente i consumi, ma anche per gestire i carichi energetici in modo ottimale. Ad esempio, la gestione completa del sistema di regolazione a zone porta un risparmio secco del 10-15%. Questo complica le cose e necessita di figure professionali diverse, che però devono lavorare assieme».

Possiamo dire quindi che la componente elettrica e quella termica saranno sempre più integrate?

«Assolutamente si. Mostra Convegno proprio su questo ha fatto una ricerca sul suo target, istallatori e progettisti. I risultati sono sorprendenti, anche nelle piccole ditte di istallazione esistono figure professionali, come consulenti o come dipendenti, specializzate solo nella parte elettrica, proprio perché questa commistione di specializzazioni ormai è imprescindibile».


Per concludere, una previsione. Cosa possiamo aspettarci di vedere nel Percorso Efficienza e Innovazione, alla prossima edizione di MCE?

«Mi aspetto che la complessità dell’impianto si traduca in una semplicità di utilizzo per l’utente finale, anche a livello di gestione dei consumi. Oltre a questo mi aspetto un’integrazione ancora maggiore tra impianto elettrico e impianto termico e una riduzione consistente delle dimensioni degli impianti, tendenza che abbiamo già osservato durante questa edizione».


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