Sistemi HVAC+R e edilizia: le normative di riferimento nazionali
In materia energetica la norma di riferimento nazionale è la Legge 10 del 9 gennaio 1991 "Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"; questa è stata seguita da altre leggi e decreti legislativi, per lo più di tipo attuativo, tra i quali:
- il DPR 26 Agosto 1993, n.412 “Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10”;
- il D.Lgs. 19 Agosto 2005, n.192, recepimento della Direttiva 2002/91/CE, che stabilisce i criteri e le condizioni per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione, l’integrazione di fonti rinnovabili di energia e la diversificazione energetica. Il Decreto regolamenta, inoltre, la gestione e la manutenzione degli impianti, introducendo ispezioni periodiche per gli impianti HVAC;
- il D.Lgs. 30 Maggio 2008, n.115, in attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici, che stabilisce un quadro di misure mirate al miglioramento dell’efficienza degli usi finali di energia, sia per limitare la problematica relativa all’approvvigionamento delle risorse che per limitare l’inquinamento atmosferico. All’interno del Decreto vengono individuate le metodologie di calcolo per la certificazione energetica in riferimento alla specifica tecnica UNI TS 1130, parti 1 e 2 (calcolo del fabbisogno energetico degli edifici);
- il DPR. 2 Aprile 2009, n. 59 “Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19agosto 2005, n. 192”, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia estende alcune precisazioni relative al D.lgs n.192 in merito alle problematiche di efficienza energetica nel periodo estivo. Stabilisce l’obbligo di adottare le specifiche tecniche nazionali definite nella UNI TS 11300, definendo le condizioni cui devono sottostare i parametri che indicano la prestazione energetica in regime invernale ed estivo, mettendoli in relazione ai valori riportati nel D.Lgs. 192/2005;
- il D.Lgs. 29 Marzo 2010 n. 56 “Modifiche ed integrazioni al decreto 30 maggio 2008, n. 115, recante attuazione della direttiva 2006/32/CE, concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e recante abrogazioni della direttiva 93/76/CEE”;
- il D.Lgs. 3 Marzo 2011 n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”;
- la Legge 3 agosto 2013 n. 90 “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale”, recante modificazioni al D.Lgs. 19 Agosto 2005, n. 192 e che introduce incentivi fiscali per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico;
- il D.Lgs. 4 Luglio 2014 n. 102, in attuazione della direttiva 2012/27/UE, come modificata dalla direttiva (UE) 2018/2002, e nel rispetto dei criteri fissati dalla legge 6 agosto 2013, n. 96, che stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico e che contribuiscono all'attuazione del principio europeo che pone l'efficienza energetica "al primo posto";
Il decreto legislativo 192/2005 e i suoi aggiornamenti
Il D.Lgs. 10 Giugno 2020 n. 48 “Attuazione della direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica” il quale “attua la direttiva (UE) 2018/844 e promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all'efficacia sotto il profilo dei costi delle azioni previste, ottimizzando il rapporto tra oneri e benefici per la collettività”.
Questo recente Decreto interviene all'interno del D.Lgs. n. 192/2005 all’interno del quale fa rientrare i seguenti ambiti.