Articolo di Simone Michelotto

Sistemi di isolamento termico delle coperture a falda inclinata e piana

Per quanto concerne l’isolamento delle coperture a falda inclinata vi sono tre sistemi di coibentazione:
 
  1. Isolamento sull’estradosso del tetto: consiste in uno strato continuo di elementi isolanti posto sotto il manto di copertura, tra lo strato impermeabilizzante e la barriera al vapore; come detto sopra tale sistema è migliorato quando sotto il manto di copertura e prima dello strato impermeabilizzante e coibente viene creata un’intercapedine di ventilazione, generalmente mediante struttura incrociata in legno o metallo.
 
  1. Isolamento sull’intradosso del tetto: consiste nell’applicazione del materiale isolante dall’interno, posato direttamente sulla struttura dell’intradosso la quale può essere costituita di travi, travetti in calcestruzzo o in laterocemento, tavelle, ecc. Tale soluzione è molto utilizzata nei casi di ristrutturazione, specialmente nel caso di sottotetti abitabili
 
  1. Isolamento sull’estradosso dell’ultimo solaio (ossia il solaio sottotetto, se esistente): lo strato isolante viene posto al di sopra della struttura dell’ultimo solaio; al di sopra di esso, a seconda della destinazione d’uso del sottotetto, si può procedere con la posa di un ulteriore strato che lo renda praticabile per le manutenzioni o da un massetto per consentire la posa di pavimento nel caso di locali sottotetto abitabili (in tal caso si dovrà scegliere un materiale coibente con adeguata resistenza alla compressione). Va sottolineato che nel caso di sottotetti non abitabili, quindi non climatizzati, ed in caso di limitazioni che impediscano la coibentazione all’estradosso del tetto, questa soluzione è preferibile rispetto alla precedente in quanto evita la presenza di un volume “freddo” tra i locali climatizzati e l’ambiente esterno. 
 
Nel caso di coperture piane, come detto, la stratigrafia è grossomodo la medesima e certamente la soluzione preferibile è quella di intervenire al di sopra della struttura con un tetto caldo o con un tetto rovescio in modo che siano eliminati i ponti termici e il rischio di condense.
 
Sono senz’altro da menzionare, come definite dal D.M.11 ottobre 2017 relativo ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) al fine di ridurre le emissioni in atmosfera e limitare gli effetti della radiazione solare (effetto isola di calore), le coperture piane a verde ad elevata densità di biomassa in grado di garantire un certo assorbimento delle emissioni inquinanti in atmosfera e favorire una sufficiente traspirazione, nonché le coperture...

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