Speciale 161
Isolamento termico delle coperture: normativa, sistemi e requisiti
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Simone Michelotto
Fondamenti dell’isolamento termico delle coperture
L’involucro edilizio di un edificio è l’insieme dato dalle superfici orizzontali e verticali (fondazioni/platea, coperture, elementi strutturali, elementi di tamponamento murari, serramenti) che costituiscono “la scatola” attorno all’edificio stesso, ossia quel perimetro che divide i locali climatizzati dall’ambiente esterno (o da parti non climatizzate).
Tale involucro è composto da superfici opache (fondazioni, murature, coperture, ecc.) e superfici trasparenti (serramenti, vetrate e tutti gli elementi attraverso i quali è consentito il passaggio di aria e di luce naturali). Affinché un involucro edilizio risulti ben realizzato si devono considerare, in fase di progettazione e di costruzione, tutti gli accorgimenti necessari a limitare la dispersione di energia termica nel periodo invernale e il flusso termico entrante dell’irraggiamento solare nel periodo estivo attraverso le superfici opache e trasparenti. Uno strato coibente delle superfici opache adeguatamente progettato può fornire un’ottima protezione termica dell’involucro edilizio ed è essenziale per raggiungere alti livelli di efficienza energetica grazie alla sua capacità di ridurre la quantità di lavoro richiesta agli impianti di climatizzazione.
Lo stesso vale per le superfici trasparenti che devono avere un basso valore di trasmittanza termica UW limitando al minimo le dispersioni di calore nel periodo invernale e proteggendo dall’irraggiamento nel periodo estivo.
Per sfruttare appieno il potenziale isolante dei materiali coibenti e dei differenti elementi costitutivi dell’involucro edilizio, occorre costruire in maniera tale da evitare i ponti termici, ossia quei punti nodali dell’edificio nei quali la dispersione energetica è favorita dai punti di discontinuità quali ad esempio: raccordi tra diversi materiali, punti di collegamento tra strutture murarie e differenti elementi (infissi e serramenti, cassoni di contenimento di tapparelle e elementi oscuranti, soglie e davanzali, ecc.), elementi architettonici a sbalzo, cavedi, camini e canne fumarie ed elementi a diretto contatto con il suolo o con ambienti non climatizzati. Maggiore sarà l’ermeticità dell’involucro edilizio, ossia la continuità dello strato isolante, e i ponti termici saranno corretti o eliminati, e minori saranno le dispersioni termiche e di conseguenza il fabbisogno energetico richiesto dall’edificio.
Le dispersioni che avvengono attraverso la copertura possono arrivare ad incidere fino al 30-40% rispetto alle dispersioni globali, il che è un dato tutt’altro che trascurabile, ed è quindi necessario che anch’essa sia progettata e costruita per mantenere condizioni interne di comfort termoigrometrico sia nel periodo invernale che estivo.

Tale involucro è composto da superfici opache (fondazioni, murature, coperture, ecc.) e superfici trasparenti (serramenti, vetrate e tutti gli elementi attraverso i quali è consentito il passaggio di aria e di luce naturali). Affinché un involucro edilizio risulti ben realizzato si devono considerare, in fase di progettazione e di costruzione, tutti gli accorgimenti necessari a limitare la dispersione di energia termica nel periodo invernale e il flusso termico entrante dell’irraggiamento solare nel periodo estivo attraverso le superfici opache e trasparenti. Uno strato coibente delle superfici opache adeguatamente progettato può fornire un’ottima protezione termica dell’involucro edilizio ed è essenziale per raggiungere alti livelli di efficienza energetica grazie alla sua capacità di ridurre la quantità di lavoro richiesta agli impianti di climatizzazione.
Lo stesso vale per le superfici trasparenti che devono avere un basso valore di trasmittanza termica UW limitando al minimo le dispersioni di calore nel periodo invernale e proteggendo dall’irraggiamento nel periodo estivo.
Per sfruttare appieno il potenziale isolante dei materiali coibenti e dei differenti elementi costitutivi dell’involucro edilizio, occorre costruire in maniera tale da evitare i ponti termici, ossia quei punti nodali dell’edificio nei quali la dispersione energetica è favorita dai punti di discontinuità quali ad esempio: raccordi tra diversi materiali, punti di collegamento tra strutture murarie e differenti elementi (infissi e serramenti, cassoni di contenimento di tapparelle e elementi oscuranti, soglie e davanzali, ecc.), elementi architettonici a sbalzo, cavedi, camini e canne fumarie ed elementi a diretto contatto con il suolo o con ambienti non climatizzati. Maggiore sarà l’ermeticità dell’involucro edilizio, ossia la continuità dello strato isolante, e i ponti termici saranno corretti o eliminati, e minori saranno le dispersioni termiche e di conseguenza il fabbisogno energetico richiesto dall’edificio.
Le dispersioni che avvengono attraverso la copertura possono arrivare ad incidere fino al 30-40% rispetto alle dispersioni globali, il che è un dato tutt’altro che trascurabile, ed è quindi necessario che anch’essa sia progettata e costruita per mantenere condizioni interne di comfort termoigrometrico sia nel periodo invernale che estivo.

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