Speciale 88
Gli orizzonti della progettazione integrata attraverso il BIM
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
Progettazione preventiva, interoperabilità e aggiornamento costante: i software BIM a 360°
Building Information Modeling (BIM) è interoperabilità, informazioni aggiornate in tempo reale, condivisione e integrazione di ogni componente dell’edificio. Un software BIM consente la collaborazione tra i diversi professionisti impegnati nella realizzazione di un edificio, dalla progettazione strutturale alla progettazione architettonica.
Ma quali sono i vantaggi che derivano dall’utilizzo di un software BIM? Quali opportunità può offrire e qual è la sua concreta utilità? E che ruolo ricopre il problema della pirateria per le software house?
Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Diodati, Product Manager di Graphisoft SE Italian Branch Office, azienda di esperienza trentennale nel mondo della progettazione e del BIM.
Dott. Diodati, parliamo di Building Information Model e progettazione: quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un software BIM?
«I vantaggi sono innumerevoli: non si tratta semplicemente di costruire un modello 3D del progetto, ma di aggiungere/gestire/aggiornare tutte le informazioni (la “I” di BIM) ad ogni componente dell’edificio.
Questo permette una visione completa della filiera coinvolta nella realizzazione dell’opera consentendo, sin dalla fase iniziale di ideazione del progetto, di poter prendere delle decisioni più efficaci e ragionate.
Quindi, oltre alla diminuzione di errori di progettazione o di valutazione, uno dei vantaggi principali è sicuramente quello di spostare scelte, decisioni e correzioni dalla fase di cantierizzazione (con costi e ritardi tipici del mercato italiano) alla fase addirittura precedente a quella di documentazione del progetto».
Sono diversi i software di progettazione presenti nel mercato. Qual è il valore aggiunto offerto da Graphisoft?
«Premetto che il progenitore del BIM è il Virtual BuildingTM definito da Graphisoft già nel 1987 (il termine BIM appare per la prima volta nel 1992). In ogni caso, l’approccio di Graphisoft (che vanta un’esperienza trentennale) è un approccio “aperto” (OPENBIM) che consente al progettista di non dover scegliere un software specifico da utilizzare con il programma di BIM authoring, ma di poter “dialogare” interscambiando informazioni con tutti i software, dedicati alle diverse discipline, presenti nel mercato. Inoltre, GRAPHISOFT è innegabilmente un’azienda innovativa, che continua a trovare nuove soluzioni all’avanguardia, partendo dalla sua soluzione Teamwork sino ad arrivare a BIMx (navigatore del modello BIM su periferiche mobile), passando per BIMcloud (soluzione cloud unica nel suo genere) e MEP Modeler, senza tralasciare il Computo e la Valutazione Energetica (integrata in ArchiCAD e presto espandibile con EcoDesigner Star), che viene fatta direttamente sul modello considerando geometria, proprietà fisiche dei materiali da costruzione, orientamento del modello, elementi di contesto, sfruttamento di risorse rinnovabili, ecc.».
In che modo il software BIM può tornare utile alle diverse figure che operano nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica?
«La parola chiave è senza dubbio “coordinamento”. Lo scambio chiaro e preciso delle informazioni attraverso l’uso del Modello di Riferimento (IFC) consente a tutte le persone della filiera di poter attingere, aggiungere, inter-scambiare le informazioni risolvendo le varie problematiche che normalmente si verificano dall’ideazione alla realizzazione dell’opera. Model-checking, Clash-detection, Code-checking sono indispensabili procedure di verifica che consentono notevoli risparmi sia in termini di tempo che, ovviamente, in termini economici».
In che modo un software BIM consente di ottimizzare le performance di un edificio?
«Il motivo principale è semplice: usando una soluzione BIM come ArchiCAD, si ha a disposizione un archivio di tutte le informazioni pertinenti all’edificio. Queste informazioni, aggiunte, gestite e quindi condivise dalle diverse figure che operano nell’ambito della costruzione, consentono di verificare tutti gli aspetti dell’edificio (architettonico, strutturale, impiantistico, sostenibile, economico, ecc.) coordinandoli tra loro.
Il tutto non si ferma nemmeno a costruzione ultimata, ma permette di proseguire con la gestione delle informazioni per tutta la vita dell’opera (Facility Managment), consentendone un esercizio più fluido ed efficace, fornendo tutti i dati necessari per definirne, all’ultimo, la “fine” (demolizione e smaltimento o recupero tramite ristrutturazione) del manufatto».
Parliamo di prezzi: perché acquistare un software BIM nonostante i costi?
Ma quali sono i vantaggi che derivano dall’utilizzo di un software BIM? Quali opportunità può offrire e qual è la sua concreta utilità? E che ruolo ricopre il problema della pirateria per le software house?
Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Diodati, Product Manager di Graphisoft SE Italian Branch Office, azienda di esperienza trentennale nel mondo della progettazione e del BIM.
Dott. Diodati, parliamo di Building Information Model e progettazione: quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un software BIM?
«I vantaggi sono innumerevoli: non si tratta semplicemente di costruire un modello 3D del progetto, ma di aggiungere/gestire/aggiornare tutte le informazioni (la “I” di BIM) ad ogni componente dell’edificio.
Questo permette una visione completa della filiera coinvolta nella realizzazione dell’opera consentendo, sin dalla fase iniziale di ideazione del progetto, di poter prendere delle decisioni più efficaci e ragionate.
Quindi, oltre alla diminuzione di errori di progettazione o di valutazione, uno dei vantaggi principali è sicuramente quello di spostare scelte, decisioni e correzioni dalla fase di cantierizzazione (con costi e ritardi tipici del mercato italiano) alla fase addirittura precedente a quella di documentazione del progetto».
Sono diversi i software di progettazione presenti nel mercato. Qual è il valore aggiunto offerto da Graphisoft?
«Premetto che il progenitore del BIM è il Virtual BuildingTM definito da Graphisoft già nel 1987 (il termine BIM appare per la prima volta nel 1992). In ogni caso, l’approccio di Graphisoft (che vanta un’esperienza trentennale) è un approccio “aperto” (OPENBIM) che consente al progettista di non dover scegliere un software specifico da utilizzare con il programma di BIM authoring, ma di poter “dialogare” interscambiando informazioni con tutti i software, dedicati alle diverse discipline, presenti nel mercato. Inoltre, GRAPHISOFT è innegabilmente un’azienda innovativa, che continua a trovare nuove soluzioni all’avanguardia, partendo dalla sua soluzione Teamwork sino ad arrivare a BIMx (navigatore del modello BIM su periferiche mobile), passando per BIMcloud (soluzione cloud unica nel suo genere) e MEP Modeler, senza tralasciare il Computo e la Valutazione Energetica (integrata in ArchiCAD e presto espandibile con EcoDesigner Star), che viene fatta direttamente sul modello considerando geometria, proprietà fisiche dei materiali da costruzione, orientamento del modello, elementi di contesto, sfruttamento di risorse rinnovabili, ecc.».
In che modo il software BIM può tornare utile alle diverse figure che operano nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica?
«La parola chiave è senza dubbio “coordinamento”. Lo scambio chiaro e preciso delle informazioni attraverso l’uso del Modello di Riferimento (IFC) consente a tutte le persone della filiera di poter attingere, aggiungere, inter-scambiare le informazioni risolvendo le varie problematiche che normalmente si verificano dall’ideazione alla realizzazione dell’opera. Model-checking, Clash-detection, Code-checking sono indispensabili procedure di verifica che consentono notevoli risparmi sia in termini di tempo che, ovviamente, in termini economici».
In che modo un software BIM consente di ottimizzare le performance di un edificio?
«Il motivo principale è semplice: usando una soluzione BIM come ArchiCAD, si ha a disposizione un archivio di tutte le informazioni pertinenti all’edificio. Queste informazioni, aggiunte, gestite e quindi condivise dalle diverse figure che operano nell’ambito della costruzione, consentono di verificare tutti gli aspetti dell’edificio (architettonico, strutturale, impiantistico, sostenibile, economico, ecc.) coordinandoli tra loro.
Il tutto non si ferma nemmeno a costruzione ultimata, ma permette di proseguire con la gestione delle informazioni per tutta la vita dell’opera (Facility Managment), consentendone un esercizio più fluido ed efficace, fornendo tutti i dati necessari per definirne, all’ultimo, la “fine” (demolizione e smaltimento o recupero tramite ristrutturazione) del manufatto».
Parliamo di prezzi: perché acquistare un software BIM nonostante i costi?
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