Mercato elettrico globale: per la prima volta in 50 anni la quota di combustibili fossili scenderà al di sotto del 60%
Il nuovo rapporto dell’IEA sulla domanda di elettricità e sul mercato elettrico globale evidenzia un grande sviluppo delle energie rinnovabili

L’International Energy Agency (IEA) ha recentemente pubblicato il rapporto “Electricity 2024”, un’analisi che offre previsioni dettagliate sui cambiamenti nel mercato dell’energia elettrica fino al 2026, toccando temi come la domanda, l’offerta e le emissioni di CO2.
Secondo il rapporto, la domanda globale di elettricità è destinata a crescere a un ritmo accelerato nei prossimi 3 anni, in gran parte a causa della transizione verso l’energia pulita, che guadagna slancio a livello mondiale.
In particolare, si stima che quasi tutta la domanda aggiuntiva verrà soddisfatta da fonti a basse emissioni.
Mercato elettrico mondiale: dopo oltre 50 anni, la quota di combustibili fossili scenderà al di sotto del 60%
Il 2023 ha visto una leggera diminuzione nella crescita della domanda di elettricità, calcolata al 2,2%, principalmente a causa di un calo nel consumo nelle economie avanzate. Tuttavia, si prevede che questa tendenza si inverta, con una crescita media annuale del 3,4% dal 2024 al 2026.
Circa l’85% di questo incremento proviene da Paesi al di fuori delle economie avanzate, con Cina, India e nazioni del Sud-Est Asiatico in prima linea.
Nonostante la crescente domanda, si osserva un cambiamento significativo nelle fonti di produzione di elettricità. Le fonti rinnovabili, come l’energia solare, eolica e idroelettrica, insieme all’energia nucleare, stanno guadagnando terreno, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
Entro il 2026, si prevede che queste fonti a basse emissioni copriranno quasi la metà della produzione mondiale di elettricità, salendo da una quota del 40% nel 2023.
Le energie pulite, in particolare, secondo le aspettative del rapporto, costituiranno oltre 1/3 della produzione totale di elettricità all’inizio del 2025, superando il carbone.
L’energia nucleare dovrebbe raggiungere livelli record globali entro il 2025, grazie a nuovi impianti in Paesi come la Cina, l’India, la Corea e in Europa, oltre al rinnovato contributo della Francia e al riavvio di impianti in Giappone.
Per la prima volta in oltre 50 anni, la quota di combustibili fossili nella produzione globale di elettricità scenderà al di sotto del 60%.
Mercato elettrico mondiale: la decrescita delle emissioni globali di CO2
Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA, sottolinea l’importanza di queste tendenze: “L’espansione rapida delle energie rinnovabili, guidata dalla crescente economicità dell’energia solare, insieme al ritorno dell’energia nucleare, è fondamentale per soddisfare la crescente domanda globale di elettricità. Sebbene siano necessari ulteriori progressi rapidi, queste tendenze sono molto promettenti”.
Il rapporto evidenzia anche una decrescita delle emissioni globali di CO2 nel settore dell’elettricità, con una riduzione prevista del 2,4% nel 2024 e ulteriori cali nei due anni successivi. Questo fenomeno è particolarmente significativo in un contesto di crescente elettrificazione dell’economia, con l’aumento dell’uso di tecnologie come i veicoli elettrici e le pompe di calore.
La domanda di elettricità è diminuita per il secondo anno consecutivo nell’UE nel 2023, con previsioni di un ritorno ai livelli pre-crisi energetica globale solo entro il 2026. La Cina dovrebbe rappresentare la quota maggiore dell’aumento globale della domanda in termini di volume, nonostante un rallentamento della crescita economica e una minore dipendenza dall’industria pesante.
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