Focus Mercati

29.06.2021
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La resa degli impianti fotovoltaici bloccata dall’inquinamento atmosferico

Uno studio del Centro ENEA di Portici dimostra che l’inquinamento atmosferico causa la perdita di resa degli impianti fotovoltaici
Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Ambientale dell’Università Federico II di Napoli, il Centro ENEA di Portici (NA) ha realizzato uno studio che dimostra che l’inquinamento atmosferico causa la bassa resa degli impianti fotovoltaici.

Secondo i dati individuati, le perdite medie annue sarebbero del 5% a causa del solo particolato atmosferico (PM2.5), una percentuale che sale quando si prendono in considerazione aree dove l’inquinamento da polveri sottili è maggiore.

Non è la prima volta che vengono realizzate delle indagini su questo tema: già nel 2019 era stato pubblicato uno studio sull’impatto delle polveri sottili negli impianti fotovoltaici sulla base dei dati registrati nelle radiazioni di 119 stazioni in Cina, secondo cui la capacità produttiva degli impianti solari era diminuita tra l’11 e il 15% tra il 1960 ad oggi proprio a causa dell’inquinamento atmosferico.

Per la ricerca del Centro ENEA sono stati coinvolti alcuni comuni in Campania e, con diversi metodi di analisi, sono stati raccolti e osservati i dati provenienti dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria dell’ARPAC e di COPERNICUS (il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea) e altri dalla città di Portici.

I ricercatori ENEA, grazie ai rilevatori ottici per le polveri sottili, hanno osservato che il particolato disperde la radiazione solare nel range di lunghezze d’onda in cui le celle solari dovrebbero funzionare meglio.

“Si tratta di un problema molto serio per una fonte energetica come quella fotovoltaica, caratterizzata di per sé da basse densità di potenza per unità di area di impianto, soprattutto se si pensa agli impegni previsti dal PNIEC e dal PNRR e che dimostra, una volta di più, come la connessione tra la produzione ed il consumo di energia debba andare di pari passo con le tematiche di salvaguardia dell’ambiente”, spiega Girolamo Di Francia, responsabile del Laboratorio Sviluppo Applicazioni Digitali Fotovoltaiche e Sensoristiche dell’ENEA, uno dei pochi laboratori al mondo dove è possibile studiare il problema dell’incidenza dell’inquinamento atmosferico nella resa degli impianti fotovoltaici.