Speciale 64
Condizionatori split e portatili, le novità del 2014
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
La climatizzazione secondo Daikin: pompe di calore, inverter e controllo da Smartphone
Daikin non ha certo bisogno di presentazioni. La multinazionale giapponese fondata nel 1924 è sicuramente tra i leader di mercato, presente in 135 paesi nel mondo conta più di 40.000 dipendenti e 37 centri di produzione in tutto il mondo. Ma quella di Daikin è una storia di successo sicuramente anche grazie alla capacità di innovare e agli investimenti che l’azienda fa ogni anno in ricerca e sviluppo. Abbiamo chiesto quindi a Marco Dall’Ombra, direttore marketing di Daikin Italy di parlarci di alcune di queste innovazioni, per capire in che direzione si orienterà il mercato nei prossimi anni.
Dott. Dall’Ombra, mi conceda un luogo comune: le bollette salgono e gli stipendi si abbassano, il climatizzatore estivo sta diventando un oggetto di lusso?
«No e non lo è mai stato. Il climatizzatore, che da tempo è a pompa di calore quindi adatto al funzionamento in ogni periodo dell’anno, non è un lusso. Il mercato offre un’ampia scelta di soluzioni differenziate per efficienza, contenuti tecnologici e di conseguenza prezzo».
Nel mercato italiano siete più orientati verso il canale consumer o il canale B2B?
«Siamo presenti in entrambi i canali, con una proposta differenziata, rispettando le proporzioni del mercato stesso».
La ricerca tecnologica oggi è sempre più orientata verso sistemi All-in-one con pompe di calore, che forniscono caldo, freddo e ACS. Nella realtà dei fatti però una larga fetta del mercato è ancora presidiata dai “classici” sistemi Split. Secondo la vostra esperienza, che futuro avranno queste tecnologie e come si evolveranno?
«Si tratta di sistemi destinati ad avere un ruolo diverso all’interno dell’abitazione. Le pompe di calore rappresentano il sistema primario di riscaldamento e a volte di raffrescamento. Gli split, al contrario, sono destinati in prevalenza all’utilizzo estivo e al riscaldamento nelle mezze stagioni. Già ora, grazie anche all’introduzione di tariffe elettriche dedicate, a partire dal prossimo 1° Luglio il futuro delle pompe di calore per il riscaldamento va verso una progressiva sostituzione di questa tecnologia alle tradizionali caldaie a gas».
Quale sviluppo pensa potrà avere invece la tecnologia All-in (climatizzatore senza unità esterna), che in alcuni casi (penso ad esempio agli edifici vincolati), è ancora una scelta obbligata?
«Modesta. E’ una proposta ottima in alcuni contesti, ma la flessibilità delle soluzioni maggiormente diffuse la rende interessanti in relativamente pochi casi».
Un altro aspetto sempre più importante riguarda il risparmio energetico, soprattutto per ovvi motivi di costi. In che modo i vostri prodotti si inseriscono in questa cornice?
«Daikin da sempre ha come missione la diffusione di sistemi efficienti. Abbiamo introdotto l’inverter quando pochi ne comprendevano il valore reale. Oggi non c’è azienda che non si faccia vanto di utilizzarlo. La vera nuova frontiera sono i controlli via “smartphone”. Lo strumento più potente per controllare in tempo reale i propri consumi. Daikin “On line controller” nelle versioni per il nuovo Emura e per le serie già installate è già una solida realtà apprezzata dal mercato».

Dott. Dall’Ombra, mi conceda un luogo comune: le bollette salgono e gli stipendi si abbassano, il climatizzatore estivo sta diventando un oggetto di lusso?
«No e non lo è mai stato. Il climatizzatore, che da tempo è a pompa di calore quindi adatto al funzionamento in ogni periodo dell’anno, non è un lusso. Il mercato offre un’ampia scelta di soluzioni differenziate per efficienza, contenuti tecnologici e di conseguenza prezzo».
Nel mercato italiano siete più orientati verso il canale consumer o il canale B2B?
«Siamo presenti in entrambi i canali, con una proposta differenziata, rispettando le proporzioni del mercato stesso».
La ricerca tecnologica oggi è sempre più orientata verso sistemi All-in-one con pompe di calore, che forniscono caldo, freddo e ACS. Nella realtà dei fatti però una larga fetta del mercato è ancora presidiata dai “classici” sistemi Split. Secondo la vostra esperienza, che futuro avranno queste tecnologie e come si evolveranno?
«Si tratta di sistemi destinati ad avere un ruolo diverso all’interno dell’abitazione. Le pompe di calore rappresentano il sistema primario di riscaldamento e a volte di raffrescamento. Gli split, al contrario, sono destinati in prevalenza all’utilizzo estivo e al riscaldamento nelle mezze stagioni. Già ora, grazie anche all’introduzione di tariffe elettriche dedicate, a partire dal prossimo 1° Luglio il futuro delle pompe di calore per il riscaldamento va verso una progressiva sostituzione di questa tecnologia alle tradizionali caldaie a gas».
Quale sviluppo pensa potrà avere invece la tecnologia All-in (climatizzatore senza unità esterna), che in alcuni casi (penso ad esempio agli edifici vincolati), è ancora una scelta obbligata?
«Modesta. E’ una proposta ottima in alcuni contesti, ma la flessibilità delle soluzioni maggiormente diffuse la rende interessanti in relativamente pochi casi».
Un altro aspetto sempre più importante riguarda il risparmio energetico, soprattutto per ovvi motivi di costi. In che modo i vostri prodotti si inseriscono in questa cornice?
«Daikin da sempre ha come missione la diffusione di sistemi efficienti. Abbiamo introdotto l’inverter quando pochi ne comprendevano il valore reale. Oggi non c’è azienda che non si faccia vanto di utilizzarlo. La vera nuova frontiera sono i controlli via “smartphone”. Lo strumento più potente per controllare in tempo reale i propri consumi. Daikin “On line controller” nelle versioni per il nuovo Emura e per le serie già installate è già una solida realtà apprezzata dal mercato».


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